Creato da cri12646 il 19/05/2011
Per salvare l'Italia dal Nucleare

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

cri12646provadfabpat72asterix430PSICOALCHIMIE
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« ulteriori 3 Quesiti sul nucleareReferenze per i Quesiti ... »

ultimi 4 Quesiti sul Nucleare

Post n°3 pubblicato il 19 Maggio 2011 da cri12646

1.Qual è la situazione del Nucleare nel mondo?

R: Il Nucleare è  un sistema di produzione di energia ormai obsoleto e che non ha decollato. Infatti come ho potuto verificare, dopo oltre 60 anni dall’entrata in funzione dei primi reattori atomici, il nucleare copre soltanto il 2,3% dei consumi di energia totale mondiale! Dopo i primi 30 anni di entusiasmo, cresciuto sull’onda della propaganda “Atom for peace”, che prometteva migliaia di centrali in tutto il mondo per fornire a tutti energia elettrica “quasi  gratis”, c’è stato un arresto della costruzione di nuove centrali a causa degli innumerevoli problemi legati alla tecnologia atomica. (il primo problema per chi fa le centrali è ed è stato quello dei costi elevati e ancora non prevedibili del tutto)

Se il nucleare fosse stata la vera rivoluzione energetica che dichiaravano (in realtà la motivazione di Atom for peace mascherava ben altre ragioni….vedi domanda n.10) a quest’ora non avremmo le poche centrali costruite in 60 anni (al 2010 sono solo 442 unità per un totale di 374.991 GW) ma ne avremmo dovuto avere dieci volte tanto!

Dai dati sotto riportati si evince che dal 2003 al 2010 in tutto il mondo, fatta eccesione per l’Asia (Cina e India) con 40 centrali in costruzione e per la Russia con 9 centrali in costruzione, c’è un generale fermo di costruzioni di centrali nuove. In Europa a fronte di 12 centrali chiuse ci sono solo tre centrali in costruzione, in USA c’è una sola centrale in costruzione, iniziata nel 2007 e una vecchia chiusa e ripristinata,  in America del sud, una sola iniziata quest’anno,  e in Canada nessuna centrale nuova solo due vecchie e ripristinate   (43) 

Da un’analisi comparativa dei dati riportati nei Key World Energy Statistic I.E.A. del 2007 e del 2010 risulta  che il contributo del nucleare all’energia totale globale è addirittura lievemente diminuto passando dal 2,9% del 2005 al 2,3% del 2008, mentre il contributo delle energie rinnovabili rimane costante al 19% (44, 45)

Nelle previsioni fatte dal DOE nel 2011, si vede che negli  U.S.  è prevista una diminuzione del nucleare dal 20% nel 2009 al 17% nel 2035.(46) 

 

2.Ma è proprio vero che i francesi sono molto soddisfatti del loro primato nucleare?

Vi propongo alcuni video che dimostrano le problematiche e i rischi del nucleare in Francia, e il dissenso che esiste in questo paese verso il  nucleare:

7 Video trasmessi  da France 3 nel 2009 (47, 48, 49,50,51,52,53), un’indagine di Report sull’incidente di Tricastin in Francia: (54)  e un’altra indagine sugli incidenti  in Francia: (55)

 

3. Perché paghiamo le nostre bollette dell’elettricità  più care rispetto agli altri paesi europei? 

Il fatto che il costo delle nostre bollette dell’elettricità sia maggiore di quello delle altre nazioni europee che hanno il nucleare (circa il 20% in più) non è certo dovuto né al fatto che noi non abbiamo l’energia atomica né al fatto che importiamo energia. Infatti il costo dell’energia elettrica fornita dal  nucleare è maggiore del costo dell’energia fornita da altre fonti (in media 6- 7 cent. a kWh contro i 5-6 del gas e dell’ olio combustibile - vedi risposta domanda  7) e l’energia che importiamo  dall’estero (nel 2008 abbiamo importato 40 Twh) (45) la paghiamo molto poco (0,15 cent al kWh) in quanto è importata durante le ore notturne come surplus delle centrali atomiche straniere che di notte non possono essere fermate per seguire l’andamento dei consumi interni e pertanto ci costa molto meno importarla che produrla..

I costi elevati delle nostre bollette sono invece dovute a tutt’altre cause  (sono extracosti tutti tipicamente italiani che non c’entrano nulla con la fornitura elettrica, come le componenti legate al ricarico dei produttori, ai costi di distribuzione, alle tasse e altro)

 

4. E ALLORA CHE FARE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLE EMERGENZE CLIMATICHE ED ENERGETICHE  MONDIALI?

 

A tale quesito  non ci possiamo apettare oggi la risposta dalla fissione nucleare, che soddisfa  solo il  2,3% dei consumi finali,  ma bisogna rivolgersi alle Fonti Rinnovabili, all’Efficienza Energetica e al Risparmio dei Consumi,  in linea con quanto prospettato dall’Unione Europea, promuovendo tecnologie che realizzino un’effettivo risparmio energetico (sui cicli produttivi, sulle abitazioni, sui trasporti, ecc….)

L’EU raggiungerà e supererà  il 20% della sua energia rinnovabile entro il 2020 (56). Secondo una recente previsione europea, è possibile arrivare al 80% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2050, diminuendo anche il nucleare (Roadmap 2050 ). (57, 58)

Anche in un recente convegno  tenuto a Roma il 16 febbraio 2011 e promosso dal Kyoto Club, sono state analizzate le potenzialità, le criticità e gli strumenti per riuscire a coprire anche in Italia il 100% della domanda di energia  elettrica entro la metà del secolo  con le fonti rinnovabili (59)   

Tra gli importanti progetti ricordo che è già partito il Piano Solare Mediterraneo per la fornitura di energia elettrica e che prevede il progetto Desertec che conta di costruire un mega impianto rinnovabile: eolico, fotovoltaico e solare termodinamico a concentrazione nel Sahara e il complementare  progetto Transgreen che è l’elettrodotto in costruzione tra Nord Africa ed Europa  (60)

 

In conclusione,  i problemi del fabbisogno energetico dell’umanità si risolvono solo se si guarda al futuro, ricorrendo a soluzioni energetiche da fonti illimitate (e non ad esaurimento..) e i problemi dei cambiamenti climatici si risolvono solo usando fonti rinnovabili e contemporaneamente adottando misure e tecnologie di efficienza e risparmio energetico. 

 

Il ricorso all’energia atomica vuol dire rivolgersi al passato  senza risolvere nessuno dei due problemi, anzi creandone di nuovi e molto rischiosi  (sicurezza, contaminazione ambientale permanente e progressiva, incidenti,  atti di terrorismo, proliferazione nucleare militare,  ecc.).

 

 

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/salvadalnucleare/trackback.php?msg=10234014

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963