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Banche e Equitalia come il Gatto e la Volpe.


Avete già sentito parlare di Banca Truffaldina?? e di Equitalia Strozzina??Sono il Gatto e la Volpe nazionali. Questi lavorano di fantasia a scapito di correntisti e contribuenti. Vediamo chi sono questi soggetti.Le banche sono sostanzialmente società private che guadagnano soldi prestando denaro a chi ne ha bisogno. Ovviamente ho semplificato. Le banche guadagnano anche per altri servizi, investimenti etc etc..Purtroppo però non guadagnano solo offrendo servizi finanziari ma guadagnano anche con metodi illleciti, portando gli interessi oltre l'usura, facendo firmare fideiussioni tra un documento e l altro, con mutui simulati, facendo firmare contratti swap ad imprenditori (fregature mostruose).Per lo meno possiamo dire che la loro attività è sotto stretto controllo della Banca d'Italia. Ma da chi è controllata la Banca d'Italia? beh, ancora dalle banche private. In ordine di partecipazioni abbiamo intesa, san paolo imi, capitalia, unicredit, generali etc etc.Insomma squilibrato e vigilante son la stessa persona.. un bel casino.Vediamo invece la Volpe: Equitalia.Equitalia è la società pubblica (51% Agenzia delle Entrate, 49% Inps) incaricata della riscossione dei tributi. Il Gruppo Equitalia si compone di Equitalia S.p.A., Equitalia Servizi, Equitalia Giustizia e di tre agenti di riscossione. Fin qui niente di strano.La vergogna non è evidente come nelle banche ma è insita e nascosta nel suo modo di operare. Per accendere i motori già vi dico che il suo Amministratore Delegato è Attilio Befera con stipendio annuo di circa 455.000 Euro (arrotondando per difetto)Essendo un ente a capitale pubblico, questo comporta che se vi saranno profitti saranno i cittadini ad averlo realizzato e a non goderne i benefici mentre se andrà in perdita saranno i cittadini a dover risanare i conti. (con maggiori tasse etc etc)Ma ora inquadriamo il soggetto con il suo comportamento criminoso. Tempo addietro l'Inps comunicava in modo bonario a chi non pagava una rata di perfezionare il pagamento con l aggiunta di interessi. Oggi se il contribuente dimentica o salta una rata si trova recapitata una cartella esattoriale dove gli viene intimato di pagare non solo la rata e gli interessi ma anche l'aggio di riscossione per l'esattore. (5-9% in più)L'Inps, in palese conflitto d'interessi, riesce così a scaricare sul contribuente una pressione fiscale dal 5% al 100% e oltre, appunto cd comportamento da usura.E' così, gonfiando cartelle esattoriali lungo gli anni, che persone con debiti modesti rischiano di perdere casa. Francesca