Pensieri&riflessioni

Quegli oggetti smarriti in bianco e nero


D'estate si sa la tv non offre gran che, e nell'ozio estivo  mi imbatto sempre piu'  spesso nei vecchi film in bianco e nero. Non č che  la storia  o il racconto mi interessi tanto o che i protagonisti siano belli o famosi. Ad attrarmi in quei film degli anni 50 e 60' č spesso quel mondo che non esiste piu'. Mi basta guardare una commedia italiana in bianco e nero per  essere catturato da "altro". Per esempio dalle strade quasi vuote senza auto con abbondanza di parcheggio come nel centro di Roma, i carretti trainati da cavalli, oppure  l'apparizione di una  banconota da diecimila lire, di quelle giganti come una pagina di giornale, che si dovevano  piegare in quattro per poterle mettere nel portafoglio. Altre volte č un modo di dire come " quella ragazza moderna",al giorno d'oggi ormai senza pių significato, che 50 fa alludeva ad un'adolescenza scapestrata. E gli oggetti poi? I pių simpatici che ricordo benissimo, sono i fiaschi impagliati gonfi come otri, l'abbigliamento cosė buffo che portavamo, quelle vecchie auto, ricordo bene quando salii per la prima volta su una 600 di uno zio, mi pareva di andare sulla luna, oppure quelle tavole apparecchiate dove troneggiano piatti ricolmi di maccheroni. Gli uni e gli altri mi parlano di tempi in cui l'abbondanza era il vero sogno proibito dei nostri padri  e nonni, cullato a lungo in magrissime giovinezze. La cosa che mi manca di piu' di quei tempi č lo spazio. Ne avevamo tanto, piazze ,strade, la campagna era infinita, i fiumiciattoli erano puliti e pieni di pesci. Per non parlare dei giochi di strada,  erano migliaia, spariti tutti. Quanta nostalgia, confesso che in questo mondo attuale non mi si sento  a mio agio. Forse sto invecchiano davvero.