Pensieri&riflessioni

Un popolo di santi e navigatori connection


Noi italiani come è noto siamo un popolo di santi e navigatori. La conferma l'ho avuta la settimana scorsa dopo il ritorno da una breve vacanza in Piemonte. Mi sono trovato sbalzato sul comodo Freccia Rossa, e pochi istanti prima della partenza un signore   che viaggiava con me, ha tirato fuori dalla tasca un mazzo di santini come se fossero le figurine della Panini, ne ha sfogliato qualcuno e quando ha trovato quello giusto l'ha messo davanti a tutti e dopo se li è rimessi in tasca. Facendo l'indifferente sono riuscito a vedere qualche santino ed ho scoperto di sbieco che quello davanti era San Cristoforo patrono dei viaggiatori. La cosa mi ha fatto sorridere un pò, forse il signore in questione aveva paura  di andare a 300 orari sui binari, e si raccomandava al Santo. Mi sono domandato se quando mangia si raccomanda a San Biagio, o se  gli prende fuoco casa si raccomanda a Santa Barbara. Dopotutto sono convinto che ognuno di noi ha sempre un santino  tra i  documenti  o nell'ultimo posto del portamonete che si porta dietro per farsi proteggere, o una calamita attaccata sul cruscotto dell'auto con una Madonnina. L'altra cosa che mi ha sorpreso durante il viaggio, che mentre tiravo fuori il mio libro tascabile (ne porto sempre uno)  con mia grande sorpresa, ho notato che tutto lo scompartimento era connesso. Chi col cellulare, chi col PC, altri avevano il Tablet, e naturalmente tutti con le cuffie. Confesso che mi sono sentito un pesce fuor d'acqua, non c'era uno che avesse un libro o un giornale.  Una ragazza universitaria davanti  mi è venuta in soccorso tirando fuori un libro di Svevo, ma dopo 10 minuti ha cominciato a pestare le dita sul cellulare con una una velocità incredibile, un'altro  vicino a me si faceva un poker on line.  Ho continuato a leggere, ma confesso che ogni tanto un Wapp me  lo facevo anch'io. Tempi moderni.