Il bandito gentiluomo si sa ha sempre il suo fascino. Come nel film con Al Pacino. Quella mattina di un giorno da cani è successo giovedì scorso in una piccola banca alla periferia di Roma. L'unica cliente un'anziana di 83 anni : il colpo dura un'ora scarsa circa, e alla fine ostaggio e bandito si saluteranno molto affettuosamente. Ecco i fatti. L'anziana stava uscendo, quando hanno fatto irruzione nella banca due banditi, gridando la solita frase : Questa è una rapina tutti fermi! Il piu' giovane ha detto alla signora di sedersi, e che non gli avrebbe fatto nulla. Nell'attesa che il complice svuotasse la cassaforte, la signora ha protestato che era cardiopatica e che voleva andare via, il bandito le ha risposto che non poteva e gli si è seduto a fianco per tranquillizzarla tenendogli la mano, promettendogli che non gli avrebbe preso la borsa che aveva con sè. E per ingannare l'attesa si sono messi a chiacchierare. Il malvivente si è confidato che lui aveva piu' paura di lei, che rubava perchè era disoccupato e non trovava lavoro. La vecchietta le ha risposto che era vedova di un poliziotto e che quest'anno aveva avuto ben quattro lutti, e che aveva un nipote della sua età anche lui disoccupato ma non faceva certo le rapine come loro, hanno parlato della loro vita con i minuti che sembravano secoli a passare. Avuti i soldi i banditi sono andati via,ma prima il rapinatore gentiluomo ha raccomandato agli impiegati di dare alla signora del tè o un bicchiere d'acqua e che la accompagnassero in bagno, gli ha lasciato la borsa e la salutata con un bacio augurandogli buona giornata. La signora ha poi confidato ai giornalisti queste parole: Mi ha trattato bene, come se fossi sua nonna, spero che non lo prendino, lo dico per davvero.L'attaccamento degli ostaggi a un rapinatore spinse lo psichiatra americano Franck Ochberg a studiare il rapporto incomprensibile che lega vittime e carnefice. La sindrome viene così chiamata dopo una drammatica rapina a Stoccolma che durò ben sei giorni, dove emerse uno strano legame tra sequestratori e vittime, totalmente imprevisto.
La sindrome di Stoccolma
Il bandito gentiluomo si sa ha sempre il suo fascino. Come nel film con Al Pacino. Quella mattina di un giorno da cani è successo giovedì scorso in una piccola banca alla periferia di Roma. L'unica cliente un'anziana di 83 anni : il colpo dura un'ora scarsa circa, e alla fine ostaggio e bandito si saluteranno molto affettuosamente. Ecco i fatti. L'anziana stava uscendo, quando hanno fatto irruzione nella banca due banditi, gridando la solita frase : Questa è una rapina tutti fermi! Il piu' giovane ha detto alla signora di sedersi, e che non gli avrebbe fatto nulla. Nell'attesa che il complice svuotasse la cassaforte, la signora ha protestato che era cardiopatica e che voleva andare via, il bandito le ha risposto che non poteva e gli si è seduto a fianco per tranquillizzarla tenendogli la mano, promettendogli che non gli avrebbe preso la borsa che aveva con sè. E per ingannare l'attesa si sono messi a chiacchierare. Il malvivente si è confidato che lui aveva piu' paura di lei, che rubava perchè era disoccupato e non trovava lavoro. La vecchietta le ha risposto che era vedova di un poliziotto e che quest'anno aveva avuto ben quattro lutti, e che aveva un nipote della sua età anche lui disoccupato ma non faceva certo le rapine come loro, hanno parlato della loro vita con i minuti che sembravano secoli a passare. Avuti i soldi i banditi sono andati via,ma prima il rapinatore gentiluomo ha raccomandato agli impiegati di dare alla signora del tè o un bicchiere d'acqua e che la accompagnassero in bagno, gli ha lasciato la borsa e la salutata con un bacio augurandogli buona giornata. La signora ha poi confidato ai giornalisti queste parole: Mi ha trattato bene, come se fossi sua nonna, spero che non lo prendino, lo dico per davvero.L'attaccamento degli ostaggi a un rapinatore spinse lo psichiatra americano Franck Ochberg a studiare il rapporto incomprensibile che lega vittime e carnefice. La sindrome viene così chiamata dopo una drammatica rapina a Stoccolma che durò ben sei giorni, dove emerse uno strano legame tra sequestratori e vittime, totalmente imprevisto.