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Post N° 41


VEDIAMO COSA PROVOCA L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO ALL'AMBIENTE NATURA CHE CI CIRCONDA?DESCRIZIONE DEL FENOMENOL’inquinamento atmosferico è uno dei principali problemi ambientali in Europa. L’effetto serra, ’assottigliamento della fascia di ozono, le piogge acide sono argomenti che ormai vengono trattati da tutti i mezzi di informazione. Però la soluzione a tali problemi ambientali è ancora lontana.Effetti sugli organismi vegetali Le piante sono tra gli organismi più a rischio a causa dell’inquinamento atmosferico e marino. In particolare sono molto sensibili all’inquinamento atmosferico le graminacee (importanti per l’alimentazione), tabacco, erba medica, e loglio. Ecco perché sono usate come bio-indicatori ambientali. Inoltre sono stati riscontrati notevoli effetti nocivi anche sulle piante ad alto fusto quali l’abete bianco a partire dagli anni settanta ,l’abete rosso , il pino e il faggio fin dal 1982 e il castagno ,  la roverella, il tasso, il tiglio, il noce, il salice, il pino marittimo, l’acero, il ciliegio ed i frassini a partire dal 1984. Queste piante sono presenti anche a Vallombrosa e vedremo più avanti gli effetti dell’inquinamento su tali organismi. Tra gli effetti dell’inquinamento ci sono quelli causati dall’ozono, il cui danno tipico sulle piante è costituito da piccoli puntini necrotici di colore che va dal bianco al nero. Mentre si è potuto costatare che attraverso l’impiego di piogge acide simulate le deposizioni acide possono avere effetti diretti ed indiretti sulla vegetazione.Effetti direttiAd esempio si sono verificati danni alle strutture superficiali di protezione come le cuticole, facilitazione agli attacchi parassitari, e soprattutto un notevole disturbo del normale metabolismo e dei processi di crescita con diminuzione della fotosintesi, respirazione alterata e precoce senescenza delle foglie e anche una interferenza nei processi di riproduzione sessuata e diminuzione della vitalità del polline.Effetti indiretti Tra i tanti effetti, i più importanti sono un aumento notevole della suscettibilità alla siccità e ad altri fattori ambientali avversi e un accelerato lisciviamento delle sostanze dagli organi fogliari. Nel febbraio 1984 in Toscana fu fatta un’analisi sulla qualità delle piogge. Furono poste alcune stazioni di campionamento (una a Firenze periferia e nel centro, a San Rossore e a Vallombrosa in località scoperta ed al riparo di un'abetina). La stazione di Vallombrosa è posta sulla dorsale del Pratomagno che divide il Casentino dal Valdarno superiore e precisamente all’interno della Riserva Biogenetica gestita dal Corpo Forestale dello Stato. A Vallombrosa si riscontrò che tutte le piogge avevano un pH intorno a 4 contrariamente a quanto ci si aspettava essendo una zona montana e ciò costituisce un ulteriore indice del trasporto di inquinanti da regioni assai lontane. A questo valore di pH e ad un alto contenuto di alluminio nelle radici esse si riducono enormemente, si atrofizzano ed in qualche caso muoiono. In generale l’acidità risulta superiore di 10 volte a quella normale, in quanto la scala del pH ha un andamento logaritmico. Un’acidità maggiore è stata riscontrata nelle nebbie a causa dei venti da ovest che trasportano sodio, cloro e magnesio e sostanze tensioattive (detersivi) veicolati dall’aerosol marino.ALTRO MOTIVO PER ADERIRE ALL'INIZIATIVA DI LASCIARE L'AUTO A CASAPER UNA SETTIMANA DAL 6 OTTOBRE 2008 COPIA ED INCOLLA AL TUO BLOG QUESTO POST E FALLO GIRARE IL PIU' POSSIBILEPIU' GENTE SI RENDE CONTO DI CIO' CHE PROVOCHIAMO CNI NOSTRI GESTI ABITUDINARI PIU' POSSIBILITA' ABBIAMO CHE QUALCOSA EFFETTIVAMENTE POSSA CAMBIARE NELLE NOSTRE ABITUDINI ...GRAZIE A TUTTI UN SALUTO DA ALIASPUPA