salviamoroma

Post N° 50


ACQUA
 Nella calotta polare artica sta avvenendo un progressivo e irreversibile processo di scioglimento dei ghiacciai: la zona di copertura (4.3 milioni di km²) si è ridotta drasticamente, di spessore e di misura, rispetto al precedente record negativo, risalente al 2005. Il ghiaccio recente, più sensibile agli effetti degli agenti atmosferici, si sta assottigliando con una rapidità sempre maggiore, restringendosi fino a dimezzare l’area occupata. Il ghiaccio perenne, che dovrebbe sopravvivere all’anno, è invece quasi del tutto scomparso. ARIA
 Chi è stato colpito da problemi cardiaci dovrebbe stare attento a non rimanere imbottigliato nel traffico, e non solo per evitare di innervosirsi troppo. Un recente studio dell’università di Boston conclude che respirare le polveri sottili contenute nei gas di scarico delle automobili può alterare l’attività elettrica del cuore. I ricercatori consigliano a chi ha subito un attacco di cuore di evitare il più possibile lo smog, e suggeriscono anche a chi è sano di fare lo stesso.Lo studio, condotto dalla dottoressa Diane R. Gold, professore associato di medicina e salute pubblica a Harvard, Boston, in Massachusetts, ha preso in esame 48 soggetti tra i 43 e i 75 anni, in gran parte uomini, tutti afflitti da cardiopatia coronarica. TERRA
 Da più parti, specie in Italia, si sta assistendo ad una rivalutazione delle centrali atomiche sonoramente bocciate dal celebre referendum del 1987: tale inversione di tendenza potrebbe portare a grandi cambiamenti nell’approvvigionamento dell’energia nel nostro paese, ma le direttive comunitarie sembrano bloccare sul nascere queste possibili innovazioni. Le ragioni della scelta della Commissione Itre (industria, ricerca ed energia) del Parlamento Europeo sono prettamente ambientali: bisogna puntare tutto sulle energie rinnovabili e non su fonti che comportano in ogni caso emissioni di gas serra sia per la produzione delle centrali che per quella dell’energia. Visti gli effetti non positivi sui prezzi delle derrate alimentari nei paesi invia di sviluppo l’UE ha disposto una riduzione dei biocarburanti, facendovi fronte grazie alla cosiddetta elettricità verde e allo sfruttamento delle biomasse. A risollevare gli animi ci ha pensato l’europarlamentare Claude Turmes che ha spiegato come, grazie alle centrali eoliche del Mare del Nord, si stia producendo una quantità di energia pari a quella di ben 50 centrali nucleari e senza alcun impatto ambientale. Non tutti concordano sui dati ma una cosa è certa: l’Europa si avvia verso una radicale ristrutturazione dei propri impianti energetici dettata da una rinnovata coscienza ambientale.Come è stata presa la cosa in Italia, il paese del sole e del mare, come recita uno dei motivetti più popolari della nostra tradizione? Non bene, a quanto risulta da un sondaggio della Ispo, secondo il quale il nucleare appare la soluzione più praticabile per far fronte all’inquinamento e al caro-petrolio per il 62% degli italiani. Lo stesso vale per il parere favorevole alle centrali nucleari. Se si specifica che si parla di centrali che dovrebbero sorgere sul territorio nazionale i consensi scendono al 47%. Ancora meno sono i favorevoli alla costruzione di un termovalorizzatore nella propria località di residenza.Come a dire che i Nimby (acronimo inglese per “not in my backyard”, «non nel mio giardino») e i Banana (“build absolutely nothing anywhere near anything”, «non costruite assolutamente nulla da nessuna parte e vicino a niente») sono ancora tanti anche da noi.Pensate come siamo messi ragazzi ...
Altro motivo per dare un segno del nostro dissenso... a quell'inquinamento che noi stessi spesso nn sappiamo ridurre per pigrizia...DAL 6 OTTOBRE LASCIA LA TUA AUTO PARCHEGGIATA IN GARAGEPER UNA SETTIMANA E PROVA ASSIEME A TUTTI NOI, A FARE QUALCOSA DI UTILEPER RIDURRE GLI EFFETTI DISASTROSI DELL'INQUINAMENTO!!