illusioni

porta


Quella porta era ancora lì, c'è sempre stata, penso non sia stata mai nuova, piena di fessure, un colore imprecisato fra il grigio e il verdino, una porta bassa ,sempre trascurata, mai considerata, però divideva la cucina dalla stanza delle tavole, La guardavo e me la ricordavo, una porta semplice, leggera di legno sottile con  un piccolo pomellino in ceramica, senza serratura, forse c'era uno spago per chiuderla. L'ho riconosciuta subito e non capivo perchè ero lì davanti, i pensieri che ho fatto, sono più veloci e intensi di quello che sto descrivendo. Ho cominciato ad afferrare il pomellino per aprirla, aprendola li ho visti erano ancora lì come sempre e neanche si voltarono per vedere chi stava entrando, ma lo sapevano già, una voce mi disse: allora Salvo, com'è andata? Il fuoco era acceso ed era più importante della mia presenza, era buio e cominciai ad entrare piano piano senza parlare, loro sapevano già tutto. Ero di nuovo nella cucina, scena protagonista di sogni e pensieri di tutta una vita, la mia mente è rimasta lì, quel blocco di anni passati in un momento erano cancellati. Non ho capito chi mi avesse parlato e chi c'era in cucina seduti davanti al fuoco, sapevo chi doveva essere. Penso che la fine si svolga come tu immagini, ma un frazione dopo, io ero appena morto ma mi sentivo vivo e nuovo. Cosa volevano sapere da me? Ero certo che loro sapevano già tutto di come fosse andata la mia vita, allora perchè me lo chiedevano? Non è brutto morire, ti fa paura come tutte le cose che non conosci, decidi tu quando morire e un pò, anche se è difficile ammetterlo o quasi impossibile, ti piace perchè hai appena scoperto che si vive anche se non sai niente e cerchi di stabilire chi aveva ragione.La tua fine sarà come l'hai voluta e immaginata tu.