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Un blog creato da zerotredieci il 10/03/2012

Il Buon Samaritano

"Rinnovamento nello Spirito Santo - Mugnano di Napoli - gruppo "Il Buon Samaritano".

 
 

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11 giugno 2012

Post n°26 pubblicato il 11 Giugno 2012 da zerotredieci
Foto di zerotredieci

27Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo, non abbatterti, Israele, perché io libererò te dalla terra lontana, la tua discendenza dalla terra del suo esilio. Giacobbe ritornerà e avrà riposo,

vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà.

28Tu non temere, Giacobbe, mio servo – oracolo del Signore –, perché io sono con te.

Sterminerò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma non sterminerò te; ti castigherò secondo giustizia, non ti lascerò del tutto impunito». (Geremia: 46:27,28)

 

40 5Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato».

6Una voce dice: «Grida», e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?».

 

9Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion!

Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!

10Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede.

(Isaia: 40:5,6_9,10)

 
 
 

07 giugno 2012

Post n°25 pubblicato il 08 Giugno 2012 da zerotredieci
Foto di zerotredieci

8Quell’albero divenne alto, robusto, la sua cima giungeva al cielo ed era visibile fino all’estremità della terra.

9Le sue foglie erano belle e i suoi frutti abbondanti e vi era in esso da mangiare per tutti.

Le bestie del campo si riparavano alla sua ombra e gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami; di esso si nutriva ogni vivente.

10Mentre nel mio letto stavo osservando le visioni che mi passavano per la mente, ecco un vigilante, un santo, scese dal cielo

11e gridò a voce alta: “Tagliate l’albero e troncate i suoi rami: scuotete le foglie, disperdetene i frutti: fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami.

12Lasciate però nella terra il ceppo con le radici, legato con catene di ferro e di bronzo

sull’erba fresca del campo; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie sull’erba della terra.

13Si muti il suo cuore e invece di un cuore umano gli sia dato un cuore di bestia; sette tempi passino su di lui.

14Così è deciso per sentenza dei vigilanti e secondo la parola dei santi. Così i viventi sappiano che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo può dare a chi vuole e insediarvi anche il più piccolo degli uomini”.

15Questo è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltassàr, dammene la spiegazione. Tu puoi darmela, perché, mentre fra tutti i saggi del mio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli dèi santi».

16Allora Daniele, chiamato Baltassàr, rimase per qualche tempo confuso e turbato dai suoi pensieri. Ma il re gli disse: «Baltassàr, il sogno non ti turbi e neppure la sua spiegazione». Rispose Baltassàr: «Signore mio, valga il sogno per i tuoi nemici e la sua spiegazione per i tuoi avversari.

17L’albero che tu hai visto, alto e robusto, la cui cima giungeva fino al cielo ed era visibile per tutta la terra

18e le cui foglie erano belle e i frutti abbondanti e in cui c’era da mangiare per tutti e sotto il quale dimoravano le bestie della terra e sui cui rami abitavano gli uccelli del cielo,

19sei tu, o re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta, è giunta al cielo e il tuo dominio si è esteso fino all’estremità della terra.

20Che il re abbia visto un vigilante, un santo che discendeva dal cielo e diceva: “Tagliate l’albero, spezzatelo, però lasciate nella terra il ceppo con le sue radici, legato con catene di ferro e di bronzo sull’erba fresca del campo; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie del campo, finché sette tempi siano passati su di lui”,

21questa, o re, ne è la spiegazione e questo è il decreto dell’Altissimo, che deve essere eseguito sopra il re, mio signore:

22Tu sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie del campo; ti pascerai di erba come i buoi e sarai bagnato dalla rugiada del cielo; sette tempi passeranno su di te, finché tu riconosca che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole.

23L’ordine che è stato dato di lasciare il ceppo con le radici dell’albero significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, quando avrai riconosciuto che al Cielo appartiene il dominio. 24Perciò, o re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi peccati con l’elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga prosperità».

25Tutto questo accadde al re Nabucodònosor.

26Dodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza del palazzo reale di Babilonia,

27il re prese a dire: «Non è questa la grande Babilonia che io ho costruito come reggia con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?».

28Queste parole erano ancora sulle labbra del re, quando una voce venne dal cielo: «A te io parlo, o re Nabucodònosor: il regno ti è tolto!

29Sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie del campo; ti

pascerai di erba come i buoi e passeranno sette tempi su di te, finché tu

riconosca che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi

vuole».

30In quel momento stesso si adempì la parola sopra Nabucodònosor. Egli fu cacciato dal consorzio umano, mangiò l’erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, i capelli gli crebbero come le penne alle aquile e le unghie come agli uccelli.

31«Ma finito quel tempo io, Nabucodònosor, alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me e benedissi l’Altissimo; lodai e glorificai colui che vive in eterno, il cui potere è potere eterno e il cui regno è di generazione in generazione.

32Tutti gli abitanti della terra sono, davanti a lui, come un nulla; egli tratta come vuole le schiere del cielo e gli abitanti della terra. Nessuno può fermargli la mano e dirgli: “Che cosa fai?”.

33In quel tempo tornò in me la conoscenza e, con la gloria del regno, mi

fu restituita la mia maestà e il mio splendore: i miei ministri e i miei dignitari

mi ricercarono e io fui ristabilito nel mio regno e mi fu concesso un potere

anche più grande. 34Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re del

cielo: tutte le sue opere sono vere e le sue vie sono giuste; egli ha il potere di

umiliare coloro che camminano nella superbia».(Daniele: 5:8,34)

 
 
 

stiamo attenti..

Post n°24 pubblicato il 08 Giugno 2012 da zerotredieci
Foto di zerotredieci

Il regno di Cristo non accontenta i facili entusiasmi delle folle e offre una salvezza che delude ogni trionfalismo. Cristo, per salvarci è passato per la via della croce.

 
 
 

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Post n°23 pubblicato il 06 Giugno 2012 da zerotredieci
Foto di zerotredieci

Se crediamo che Cristo è risorto e che il Padre darà la vita anche ai nostri corpi mortali, già fin d’ora siamo chiamati a vivere da risorti, eliminando i segni della morte.

 
 
 

05 giugno 2012

Post n°22 pubblicato il 06 Giugno 2012 da zerotredieci
Foto di zerotredieci

3 1Ascoltate questa parola, che il Signore ha detto riguardo a voi, figli d’Israele, e riguardo a tutta la stirpe che ho fatto salire dall’Egitto:

2«Soltanto voi ho conosciuto tra tutte le stirpi della terra; perciò io vi farò scontare tutte le vostre colpe.

3Camminano forse due uomini insieme, senza essersi messi d’accordo?

4Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda? Il leoncello manda un grido dalla sua tana, se non ha preso nulla?

5Si precipita forse un uccello a terra in una trappola, senza che vi sia un’esca? Scatta forse la trappola dal suolo, se non ha preso qualche cosa?

6Risuona forse il corno nella città, senza che il popolo si metta in allarme? Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore?

7In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo piano ai suoi servitori, i profeti.

8Ruggisce il leone: chi non tremerà? Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà?

9Fatelo udire nei palazzi di Asdod e nei palazzi della terra d’Egitto e dite:

“Adunatevi sui monti di Samaria e osservate quanti disordini sono in essa e quali violenze sono nel suo seno”.

10Non sanno agire con rettitudine – oracolo del Signore –; violenza e rapina accumulano nei loro palazzi». (Amos: 3:1,10)

 
 
 
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