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"versi" di Antonio Catania


 Un post alla settimana che contiene gli scritti di Antonio Catania, scrittore massafrese. E' questa l'iniziativa della redazione di questo blog. Iniziamo con "preghiera". La prossima settimana la seconda parte. Buona lettura.PREGHIERA CERCARE E RICERCARE, NEI MEANDRIDEL MONDO IMPASTATO, DI MANI MAI MONDATE, DI CANI RABBIOSI, DI BESTEMMIEIMPRECATE, DI MALCONTENTI INESAUDITI, DI GROVIGLI POLITICI, DI CANCRIINGUARIBILI, DI CASE CROLLATE, DI ANIME PERDUTE…L’ANELATA GIUSTIZIA, I DESIDERIDI PACE, L’AMORE PER L’AMORE…E’ PERDERSI NEL VORTICE INCONCLUDENTE DEL LIMITE,PERCHE’ TUTTO PARLA DI MISERIA, DI CADUCITA’, DI BELLEZZA ACCENNATA OPROROMPENTE, SEBBENE MOMENTANEA E MAI APPAGANTE. ALZARE LA TESTA E LASCIARSIPIEGARE LE GINOCCHIA, DA UNA MANO INVISIBILE, E’ FORSE L’UNICO ATTEGGIAMENTONUOVO, PER PORTARCI OLTRE. QUESTA MANO CI ADAGIA UN PESOSULLA NUCA E’ IL PESO DELLA VITA (SIAMO IMPASTATI DI TERRA) IO CHE L’HO SFIORATO LO DICO AL POSTO TUO E’ LA MANO DI DIO, DI CRISTO INCARNATO. Quel che ci salva è loSpirito che ci innalza oltre il bisogno, quel limite amaro, quella sete inesausta. Ma appena lo dico mi prende la vertigine e dico che questo è un deserto popolato da noi e in noi tra di noi scegliere se il dolore ha valore se il lebbroso è preda del diavolo( l’altro volto di Dio, di cui mai si parla, e qui ci dividiamo tra teologia e guerre religiose e filosofie ) se Dio è amore da dove viene il male. E rifiuto con forza la favola orrenda di Eva e il serpente e della nudità che si scopre peccato, nel mio cervello nei miei pensieri, nella mia chimica, nel mio acido desossiribonucleico, nella coda che ho perso, nel mio cervelletto, in qualche maledetta sinapsi e nelle parole magiche di una donna o di un uomo o come qui di una coppia che tra farmaci, veleni, pragmatismo, sordità alla comunità, alla solidarietà, all’amicizia e alla sessualità che ci viene strappata fino ai nostri anni di calvario ridotti in briciole di centesimi d’una pensione che paga solo il cancro ai polmoni unico vizio, unico suicidio (da coglioni) che ci permettiamo.A.C