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Terzo appuntamento con "versi" di Antonio Catania


  Ho creduto. Ho dubitato. Sono stato scettico, fondamentalmente agnostico. Sono stato toccato dallo spirito dell’accidia, dal lutto, dall’indifferenza, dal timore reverenziale, dalla paura dalla ripugnanza del gioco e della Festa o vissuto il sesso come un groviglio.Sono stato ignavo. Poi la melanconìa feroce. Ed altro ancora. I fermenti del mondo. Lo studio, le letture.Gli amici la mancanza amici di donne di donna di amiche. L’alito dell’aschich, l’euforia i deliri la luce il mistico. La riconversione. L’altalena della non perseveranza, della critica della disobbedienza. Dell’ateismo pratico. La malattia mentale. La Speranza . La Lettura. La poesia come preghiera laica. In confronto con Irene Mayer e Salvatore De rosa  poeti che cercano e s’indignano.SIAMO IMPASTATI DI TERRA! QUESTA TERRA AMARA E MELMOSA, QUESTA TERRA TEMPORALE: CONTENITORE MINUSCOLO PER LA GLORIA ANELATA, DI UN DIO TROPPO GRANDE ANZI IMMENSO, NON ALLA PORTATA DELLA…TERRA. OROLOGIO, APPUNTAMENTI, SCADENZE, FATICA, SUDORE, INCOMPRENSIONI, DOLORE, MALATTIA, BUIO: TUTTO TERRICCIO DI QUESTA TERRA.E’ POSSIBILE CHE QUALCUNO SI SIA CHINATO A BACIARE QUESTA TERRA, A SOFFIARE SULLA SABBIA, A INGOIARNE IL SUO SAPORE AMARO, CONOSCENDONE OGNI MINUSCOLO GRANELLINO, AMANDOLA NONOSTANTE, E CON QUESTO IMMENSO ATTO D’AMORE, GLI REGALI UN VALORE NON ANCORA DEL TUTTO MANIFESTO, COME UNA LUCE NUOVA E RINNOVANTE, CHE E’ INVISIBILE, NEI MEANDRI BUI DELL’ESISTENZA, MA COME UN FILO DI ARIANNA CONDUCE E PORTA VERSO?                                                                In memoria di Salvatore De  Rosa