Stop ai bimbi lavoratori

Post n°10 pubblicato il 16 Giugno 2006 da Samflm1
 

218 milioni i bambini costretti a lavorare 

 

Nel mondo sono 218 milioni i bambini tra i 5 e i 17 anni che sono costretti a lavorare; di questi 127 milioni sono soggetti a forme di sfruttamento. Sono i dati forniti dall’Organizzazione mondiale del lavoro in occasione della quinta giornata contro il lavoro minorile dal titolo "Fine del lavoro minorile: insieme possiamo farcela". La maggior parte dei bambini lavoratori, 123 milioni, sono in Asia. Segue l'Africa, con 50 milioni. Nell'Africa subsahariana il 26 per cento dei bambini tra i 5 e i 14 anni è "economicamente attivo", mentre cinquantamila minori sono vittime della prostituzione e della pornografia e rimane preoccupante il fenomeno dei bambini soldato: 120mila coinvolti.  

 

Fonte: Internazionale

 
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La vita

Post n°9 pubblicato il 16 Giugno 2006 da Samflm1
 

UFFICO STAMPA.
ASSOCIAZIONE "COMUNITA' PAPA GIOVANNI XXIII"

Salvateci i nostri figli.
Si aspettava al varco il Governo sul problema droga, e le dichiarazioni del Ministro on. Ferrero che propone le "stanze del buco" sono veramente devastanti e spingeranno i giovani al consumo di droghe.
Lo Stato diventa spacciatore.
Che cosa significa?
Desidero che tutti si rendano conto in quali condizioni si trovano coloro che dopo anni di droga chiedono di entrare nelle comunità terapeutica. I ragazzi e le ragazze tossicodipendenti sono devastati. Si, sono persone devastate,fisicamente: epatiti, hiv, dolori alla schiena, alle ossa, fatica a girarsi, a piegarsi, a muoversi, ad alzarsi. Infezioni agli organi genitali, candida che è difficile a debellarsi, ciclo mestruale assente che è presagio dell'anoressia. Devastati psichicamente: molti sono a doppia diagnosi. Diagnosi psichiatrica: borderline, psicotici, disturbi della personalità, disturbi alimentari, bulimia,induzione di vomito, depressione, stati d'ansia, attacchi di panico a gogo...difficoltà di gestire le emozioni, a gestire i rapporti relazionali. Sono soli! Oggi gli adolescenti iniziano a fumare l'eroina e non solo la cannabis; non sono pochi i figli di genitori che hanno fatto o ancora fanno uso di sostanze stupefacenti. Da inchieste risulta che il 70% dei giovani che usano le sostanze stupefacenti sono figli di genitori separati che disperati si drogano; altri sono figli di genitori che fumano spinelli; c'è una fetta di giovani tossicodipendenti che non rientrano in questo quadro così tanto devastante, ma anch'essi hanno problemi comportamentali. Oggi la diffusione delle sostanze stupefacenti non solo non diminuisce ma va aumentando. Bisogna cancellare la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti. L'uso dei due termini riguarda il modo di assunzione e non della qualità delle droghe. Tutte le sostanze contengono principi attivi sconvolgenti la trasmissione tra neuroni del cervello. La liberalizzazione delle droghe così dette leggere e l'abolizione della punizione a chi fa uso di droghe sarebbe una sciagura nazionale. E' saggio o no punire chi non fa uso del casco? Penso che tutti concordino che questo è giusto per evitare danni alla persona, e allora perchè non dovrebbe essere vietato l'uso delle droghe che mentre distrugge la persona danneggia seriamente la società? Perchè i parlamentari che sono andati a fumare gli spinelli davanti al parlamento non vengono puniti per favoreggiamento all'assunzione della cannabis? Perchè non viene richiesta loro la restituzione del denaro che lo Stato spende per i loro stipendi per le ore trascorse e usate senza lavorare e in modo dannoso contro la Nazione? Qualsiasi modifica della legge vigente deve essere concordata con il popolo e in particolare con i genitori che hanno avuto figli vittime della droga con gli operatori e con gli ex tossicodipendenti. Non bisogna emettere leggi per ottenere voti da coloro che per fare trionfare le loro ideologie errate sulla droga si servono del potere in atto. Tutte le mamme puntano il dito verso coloro che sono al potere rivendicando i loro figli morti per overdose. Ritorniamo ai tempi del 1980 dove centro, sinistra e destra gridavamo: No alla droga! La droga non si deve toccare! Allora era l'amore ai giovani che ci spingeva ad essere uniti contro la droga adesso invece le false ideologie stanno prevalendo sul bene dei giovani.

Presidente Dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Don Oreste Benzi

 
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La vita è vita ...

Post n°8 pubblicato il 16 Giugno 2006 da Samflm1

UFFICO STAMPA.
ASSOCIAZIONE "COMUNITA' PAPA GIOVANNI XXIII"

Salvateci i nostri figli.
Si aspettava al varco il Governo sul problema droga, e le dichiarazioni del Ministro on. Ferrero che propone le "stanze del buco" sono veramente devastanti e spingeranno i giovani al consumo di droghe.
Lo Stato diventa spacciatore.
Che cosa significa?
Desidero che tutti si rendano conto in quali condizioni si trovano coloro che dopo anni di droga chiedono di entrare nelle comunità terapeutica. I ragazzi e le ragazze tossicodipendenti sono devastati. Si, sono persone devastate,fisicamente: epatiti, hiv, dolori alla schiena, alle ossa, fatica a girarsi, a piegarsi, a muoversi, ad alzarsi. Infezioni agli organi genitali, candida che è difficile a debellarsi, ciclo mestruale assente che è presagio dell'anoressia. Devastati psichicamente: molti sono a doppia diagnosi. Diagnosi psichiatrica: borderline, psicotici, disturbi della personalità, disturbi alimentari, bulimia,induzione di vomito, depressione, stati d'ansia, attacchi di panico a gogo...difficoltà di gestire le emozioni, a gestire i rapporti relazionali. Sono soli! Oggi gli adolescenti iniziano a fumare l'eroina e non solo la cannabis; non sono pochi i figli di genitori che hanno fatto o ancora fanno uso di sostanze stupefacenti. Da inchieste risulta che il 70% dei giovani che usano le sostanze stupefacenti sono figli di genitori separati che disperati si drogano; altri sono figli di genitori che fumano spinelli; c'è una fetta di giovani tossicodipendenti che non rientrano in questo quadro così tanto devastante, ma anch'essi hanno problemi comportamentali. Oggi la diffusione delle sostanze stupefacenti non solo non diminuisce ma va aumentando. Bisogna cancellare la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti. L'uso dei due termini riguarda il modo di assunzione e non della qualità delle droghe. Tutte le sostanze contengono principi attivi sconvolgenti la trasmissione tra neuroni del cervello. La liberalizzazione delle droghe così dette leggere e l'abolizione della punizione a chi fa uso di droghe sarebbe una sciagura nazionale. E' saggio o no punire chi non fa uso del casco? Penso che tutti concordino che questo è giusto per evitare danni alla persona, e allora perchè non dovrebbe essere vietato l'uso delle droghe che mentre distrugge la persona danneggia seriamente la società? Perchè i parlamentari che sono andati a fumare gli spinelli davanti al parlamento non vengono puniti per favoreggiamento all'assunzione della cannabis? Perchè non viene richiesta loro la restituzione del denaro che lo Stato spende per i loro stipendi per le ore trascorse e usate senza lavorare e in modo dannoso contro la Nazione? Qualsiasi modifica della legge vigente deve essere concordata con il popolo e in particolare con i genitori che hanno avuto figli vittime della droga con gli operatori e con gli ex tossicodipendenti. Non bisogna emettere leggi per ottenere voti da coloro che per fare trionfare le loro ideologie errate sulla droga si servono del potere in atto. Tutte le mamme puntano il dito verso coloro che sono al potere rivendicando i loro figli morti per overdose. Ritorniamo ai tempi del 1980 dove centro, sinistra e destra gridavamo: No alla droga! La droga non si deve toccare! Allora era l'amore ai giovani che ci spingeva ad essere uniti contro la droga adesso invece le false ideologie stanno prevalendo sul bene dei giovani.

Presidente Dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Don Oreste Benzi

12 Giugno 2006

 
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Perdonare

Post n°7 pubblicato il 13 Giugno 2006 da Samflm1
 

Siamo tutti persone ferite.

Chi ci ferisce?

Molto spesso coloro che amiamo e che ci amano. Quando ci sentiamo respinti, abbandonati, maltrattati, manipolati o violati, spesso questo viene soprattutto da persone che ci sono molto vicine: i genitori, gli amici, gli sposi, gli amanti, i figli, i vicini, gli insegnanti, i pastori.

Coloro che ci amano ci feriscono anche.

È questa la tragedia della nostra vita, ed è questo che rende così difficile perdonare di cuore.

È proprio il nostro cuore ad essere ferito.

Esso grida: «Proprio tu, che credevo mi saresti stato vicino, mi hai abbandonato. Come potrò mai perdonarti per questo?».

Il perdono sembra spesso impossibile, ma niente è impossibile a Dio. Il Dio che vive in noi ci darà la grazia di andare al di là del nostro io ferito per dire: «Nel nome di Dio sei perdonato».

Preghiamo per ricevere questa grazia. (Nouwen)

 
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La vita va difesa dal suo concepimento! SEMPRE!

Post n°6 pubblicato il 13 Giugno 2006 da Samflm1
 

Il neo ministro della Salute, la diessina Livia Turco, si è recentemente dichiarata favorevole all'utilizzo della pillola abortiva RU 486.

Don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha così commentato le dichiarazioni del ministro della Salute Livia Turco: "Come si può aver a cuore la salute degli italiani se come primo atto ci si esprime favorevolmente all'utilizzo di un veleno che uccide i più piccoli e innocenti? L'on. Livia Turco si occupi della salute e della vita, non di approvare altri modi per uccidere i bambini! Con l'aborto chirurgico è il medico che in pochi minuti fa a pezzi il bambino. Con la RU 486 si delega l'atto alla donna stessa che vive col figlio un'agonia che può durare diversi giorni".

"Così si scarica tutta la responsabilità dell'aborto sulla mamma", ha quindi proseguito il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, "quasi sempre indotta a farlo da chi le sta intorno o dalle condizioni sociali, lasciandola sola nel suo dramma, dimenticandosi che nessuno è innocente di fronte a questo delitto. Proprio un governo che ci ha promesso la pace inizia il suo lavoro con un atto di guerra nei confronti dei più deboli".

"Contro questa guerra verso i più poveri", ha concluso Don Benzi, "risponderemo con la resistenza non violenta, lanciando fin da ora un boicottaggio verso quelle aziende farmaceutiche che commercializzassero la RU 486. Chiediamo all'onorevole ministra di ripensare alle sue dichiarazioni e ritirarle". (2/06/06)

 
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