Gli amanti sono soltantoorfani tristi; spazi vacanti tra un mattone e un altro,indomiti puledri, oceani tristi. Turbini di rare foglie gialleabbandonate a morteda un inclemente soleche si defila avvolto in uno scialle. S’arrendono a metàalle masturbazioni dei perenni e iniqui autunni:uniche stagioni degli amanti. Ogni giorno scaldano le cene fredde e crude contornate di trovate astute: unghia finite per la ruggine d’un letto. Un tappeto di scarsa imitazione,aspetta la cena di lavoro,la pizza con le più care amiche,mezza bugia , mezza verità. Una pioggia di rugiada sporca,piove dai loro inferni vacui:prona dimora solo per gli amanti:centauri e sirene sofferenti.