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Black Consciousness Movement


 l 18 agosto 1977 Biko fu arrestato presso un posto di blocco dalla polizia sudafricana e rinchiuso nel carcere di Port Elizabeth per un mese e sei giorni. Durante la detenzione fu sottoposto a interrogatori e torture dolorose e umilianti, compresi colpi alla testa che portarono a una grave lesione al cranio, nella stanza del commissariato 619, per circa 22 ore. L'11 settembre 1977 la polizia decise di trasferirlo al carcere di Pretoria, munito di una struttura sanitaria. Con una frattura al cranio, Biko non resse. Il giorno seguente, dopo aver viaggiato per 1100 km nel baule di una Land Rover, morì poco dopo l'arrivo per lesioni cerebrali, ma le fonti ufficiali della polizia sostennero che il decesso era da attribuirsi a un prolungato sciopero della fame.La successiva autopsia stabilì che la morte era conseguenza delle numerose contusioni e delle lesioni massive alla testa. I giornalisti che indagarono sull'assassinio furono costretti a scappare dal Sud Africa a causa delle persecuzioni della polizia e nessuno dei due poliziotti colpevoli delle percosse fu mai processato dal governo bianco, né dal successivo governo "democratico". La morte di Biko, che venne riconosciuto come un eroe, contribuì a farne un simbolo per la popolazione sudafricana nera e i suoi funerali furono l'occasione per una grande manifestazione di massa e di sfida, con la partecipazione decine di migliaia di persone.