Laura Picchi

1994 Repubblica: USTICA, TORNA LA PISTA ITALIANA


USTICA, TORNA LA PISTA ITALIANA24 ottobre 1994 —   pagina 14   sezione: CRONACHEROMA - Si apre un altro filone di indagini per il giudice istruttore Rosario Priore, titolare dell' inchiesta sulla strage di Ustica. "E' stato un missile italiano, a testata inerte, a squarciare la carlinga del Dc 9 Itavia". Questa affermazione è stata fatta dal senatore Erminio Boso che ha inoltre fornito altri particolari. Questa la verità del parlamentare della Lega: il Dc 9 è stato abbattuto da due caccia italiani F 1O4 che hanno lanciato un missile "ibrido", cioè dotato di una piccola carica sull' ogiva e di una seconda carica di sfere di piombo. Il sen. Boso ha precisato che quelle misteriose scie sulla carlinga del Dc 9, ripescato in mare, come fossero graffi di un grosso animale, sono state procurate dalle sfere di piombo. L' aereo perforato dal missile "ibrido" sarebbe esploso in volo per lo sbalzo di pressione. La descrizione del senatore leghista é corredata da alcuni particolari interessanti che lui stesso ha tenuto a rendere pubblici. "Ho chiesto al ministro della Difesa, Previti, di farmi avere copia di tutte le sedute del Cesis dal 1980 al 1994. Ma Previti me le ha negate" ha detto il sen. Boso, convinto che la verità sulla strage di Ustica è contenuta tra i documenti del comitato che vigila sull' attività dei servizi segreti italiani. Le sue informazioni, comunque, provengono, come lui stesso ha dichiarato, da un maresciallo dell' Aeronautica di cui non ha voluto fornire le generalità. Il giudice istruttore Rosario Priore, dopo aver appreso dalla stampa le dichiarazioni del sen. Boso ha deciso di convocare per i prossimi giorni il parlamentare nel suo ufficio per sentirlo come testimone. L' ipotesi che sia stato un missile "ibrido" a colpire il Dc9 Itavia, lanciato da caccia F 104, non è nuova per il magistrato. Tra le carte processuali ci sono infatti due vicende sulle quali Priore ha svolto approfondite indagini. La prima vicenda riguarda il maresciallo dell' Aeronautica, Mario Alberto Dettori, in servizio presso il radar di Grosseto, la sera della strage. Secondo alcune ricostruzioni, il sottufficiale avrebbe confidato ad un capitano della base di Pisa che il Dc 9 sarebbe stato abbattuto dai nostri caccia. Sembra che Dettori nei giorni successivi abbia detto al capitano di Pisa: "Non posso fornire documentazioni di nulla, qui è un casino, mi fanno fuori. Ma lei ricontrolli i missili a guida radar a testata inerte e gli orari di atterraggio". Dettori fu poi trovato impiccato e sulla sua morte, indicata come suicidio, sono rimasti molti interrogativi. La seconda vicenda si riferisce ai due capitani dell' aviazione militare, Ivo Nutarelli e Mario Naldini, che perirono durante un' esibizione delle Frecce tricolori a Ramstein, in Germania. I due ufficiali, la sera della strage di Ustica si levarono in volo, dall' aeroporto di Grosseto, a bordo di due F 104. Le autorità militari hanno sostenuto che il volo dei due piloti faceva parte di un programma di esercitazioni e che i due piloti, atterrarono in aeroporto, circa un' ora prima che il Dc 9 Itavia precipitasse nel mar Tirreno. In conclusione, Nutarelli e Naldini, per le autorità militari non c' entravano affatto con la strage di Ustica. Il giudice Priore ha cercato inutilmente di acquisire i piani di volo dei due F 104 ma i documenti sono risultati introvabili. Il magistrato ha, inoltre, sentito più volte le vedove dei due ufficiali, alcuni familiari e amici, ma nulla di importante, ai fini dell' inchiesta, è emerso dalle indagini. E' rimasto però il dubbio su queste morti misteriose, collegate all' inchiesta su Ustica. Dettori viene trovato impiccato ad un albero e i suoi familiari non credono al suicidio, anche perché il sottufficiale non aveva dato alcun segno di volersi ammazzare. Nutarelli e Nardini, perirono in modo assai strano nel rogo di Ramstein, dopo che avevano ricevuto una convocazione dal giudice Bucarelli per testimoniare sul caso Ustica. - di FRANCO SCOTTONI