Laura Picchi

No Muos: dopo il Tar.... di Nello Papandrea....‏


Nello Papandrea avvocato No Muos Catania Avevo scritto che il 27 marzo non sarebbe stato l'arrivo della corsa ma solo una tappa intermedia. Con grande amarezza oggi devo dire che non è stata nemmeno un arrivo di tappa, siamo scivolati ed abbiamo visto il traguardo svanire. Vorrei aprirvi il mio cuore per gridare tutta la mia delusione e l'indignazione immensa che ho dentro. Ma a cosa servirebbe? Dopo ogni caduta ci si rialza, si controlla la bicicletta e ci si rimette in sella con gli occhi fissi sul traguardo. Ed io questo voglio e devo fare. A Ottobre il TAR, al quale avevamo chiesto di sospendere le autorizzazioni, aveva accolto la domanda cautelare ma senza sospendere sostenendo che le nostre esigenze cautelari fossero sufficientemente tutelate dall'anticipazione, proprio al 27 marzo, della decisione. Ora che questo termine è slittato chiederemo immediatamente la nuova sospensiva. Da qui ripartiremo, chiedendo, comunque che sia rivista la decisione di dare un nuovo incarico al verificatore. Si tratta di una decisione della quale non si comprende lo scopo giuridico. Il Prof. D'Amore era stato chiamato ad esprimersi sulla regolarità dei pareri posti alla base delle autorizzazioni. Li aveva trovati di una superficialità imbarazzante. E tanto era sufficiente per decidere il ricorso annullando le autorizzazioni. Lo studio dell'ISS, invece riguarda gli effetti sulla salute delle emissioni del MUOS, a prescindere dalla conclusioni si tratta di atti non sovrapponibili. La lacune dei procedimenti autorizzativi non possono certamente essere sanate dal parere dell'ISS e non si comprende perché il verificatore debba prenderlo in considerazione. Questo tempo che abbiamo davanti ci servirà anche per chiedere l'adesione di nuovi comuni, spingere sulle mozioni parlamentari, intensificare l'attività sul territorio. La caduta fa ancora male ma siamo di nuovo in sella. LA LOTTA NON SI RINVIA !!!