Laura Picchi

avv. Goffredo d'Antona Catania : LETTERA A GESU' BAMBINO IN TEMPO DI GUERRA


Avvocati liberi GDALETTERA A GESU' BAMBINO IN TEMPO DI GUERRA by gdaCaro Gesù bambino. Ho poco tempo per scrivere. E troppe cose da chiederti. Qui come sai c è una guerra. Una guerra strana, che non è fatta di bandiere, di cannoni, di trincee fangose. E’ una nuova guerra. I contendenti sono diversi dalle solite guerre. Non ci sono gli austriaci, i tartatari, gli unni alle frontiere. Qui in nemico è dentro di noi, è dentro le mura delle nostre città, delle nostre vite . Qui il nemico è il Potere. Sai Gesù bambino molti credono che tu hai creato tutto. Ma forse prima di te esisteva qualcosa. E questa qualcosa si chiama appunto Potere. E’ un entità che sovrasta le Persone, e come tale non può essere che malvagia. Perché chiunque si pone sopra le Persone è malvagio. Non ha forma, anche se può assumere diverse forme. Anche le armi che usa sono diverse dalle solite. Non bombarda con il napalm non cannoneggia le città. E’ tutto molto più subdolo. Usa altre armi. Che si chiamano precarietà, disoccupazione, povertà. Annullamento di ogni diritto. Ha degli alleati e se non sono suoi alleati comunque li utilizza. E suoi alleati sono altre Persone, ma queste non sono né precarie né povere. Il Potere per portare le sue armi riscrive la Storia. I torturatori di ieri sono i nuovi censori. Chi avvelena l’ambiente, massacra i dritti uccide le speranze, costruisce la guerra, è diventato giudice, arbitro. Chi non ci sta viene messo all’indice, perseguitato, se non addirittura incarcerato. Per le strade non ci sono macerie di palazzi, ma macerie umane. Ci sono tanti non vivi che camminano con gli sguardi vuoti nelle nostre metropoli. Gli occhi ed il cuori si sono bruciati a furia di piangere. Ecco, tra lo strombazzare di auto, c è un silenzio di non pianto. Di disperazione. Di vuoto, di paura. E di rabbia. La rabbia di chi si vede i propri diritti calpestati, la rabbia dell’oblio della memoria. La rabbia di chi cerca Giustizia e trova la legge. Scusami caro Gesù bambino di questa mia lettera. Lo so è il tuo compleanno e forse ti aspettavi qualcosa di diverso. Ma sono stanco, tanto stanco, e queste mie parole sono l unica cosa che veramente sento di dirti. Auguri per il tuo compleanno. Goffredo D’Antona