Laura Picchi

VICENDA PINO MANIACI:NOTA DI NADIA FURNARI


Nadia FurnariHo riflettuto una intera notte se aspettare il direttivo dell'associazione oppure dire qualcosa subito. Ho ricevuto decine di telefonate e messaggi. In ogni telefonata e in ogni messaggio c'era la richiesta di "speranza": "dimmi che non è vero, dimmi che è una montatura"....e io come un pugile suonato alla fine del 13 ring... a rispondere... che l'unica cosa sulla quale potevo esprimermi era il giudizio etico e morale ...quello penale lo lascio ai magistrati e alla difesa e quello politico verrà fuori da una nostra riunione di direttivo a Bari... e quello etico e morale...di certo non può essere un giudizio positivo perché ho sentito e visto. Io so che quelle persone che hanno creduto in Telejato hanno creduto ad una idea di giornalismo e non solo ad una persona. Io non ho risposte...sono ancora troppo "suonata" per articolare un pensiero compiuto e fa male vedere la fine di Pino Maniaci. Questa fine. Fa male dover prendere le immagini di 10 anni di lotte per il diritto all'informazione e "strappare" la figura di Pino Maniaci. Fa male pensare ai momenti personali...pensare che un amico possa averti raccontato una falsità sull'uccisione dei suoi cani... aver causato ansie... preoccupazioni... i costi per scappare in televisione a portare solidarietà a Telejato... i viaggi, le ore passate per difendere telejato. Mi chiedo se devo rinnegare tutto questo. Io non lo credo, come direbbe una mia carissima amica. Non si possono archiviare le lotte per il diritto all'informazione... quindi non ritengo di dovermi pentire di nulla. Umanamente un giorno Pino mi dovrà guardare negli occhi. Voglio vedere se è capace di farlo. Perché quello che è successo renderà vane anche le denunce vere e serie che si sono fatte da quella TV. E io non posso dire di aver mai ricevuto un "no". Anche per quelle denunce che avrebbero comportato prezzi. Ecco il reato più grave: "aver illuso" ... Perché tutto adesso verrà archiviato con "un sono tutti uguali". E i prezzi verranno pagati da chi realmente rischia per quelle denunce... Perché questa storia butterà alle ortiche sacrifici e impegno... perché sarà pretesto per depotenziare chi ancora resiste... ho solo una certezza: non mi farò prendere dalla delusione e della depressione. Abbiamo una responsabilità verso tutti quei ragazzi che sono passati da quella TV credendoci. Abbiamo la responsabilità di accendere quelle telecamere anche e solo per ringraziarli per lo spirito libero e puro...sarà un'altra giornata difficile...ma c'è da impaginare Casablanca... l'Informazione Antimafia ... con Graziella Proto... e tanti amici che R-Esistono nonostante tutto.