Laura Picchi

nota di mario ciancarella su quanto accaduto ieri in commissione difesa sul caso Marcucci


nota di mario ciancarella su quanto accaduto ieri in commissione difesa sul caso MarcucciCi aveva scritto Leoluca Orlando che il passo successivo all'interrogazione sarebbe stato quello di investire della vicenda Marcucci il Comitato Parlamentare per i Servizi. C'e' solo da augurarsi che questo passo venga davvero avviato. E forse non sarebbe male se potesse essere abbinato con la certificata falsificazione della firma di un Presidente della Repubblica su un atto di sua esclusiva competenza. Non credete? Bisognerebbe ricordare al Governo che in maniera affatto singolare fu proprio la Difesa che intervenne apertamente nella vicenda di andro tributando a Marcucci (non piu' in servizio attivo nelle Forze Armate, come viene correttamente ricordato) gli onori di un "funerale di Stato", con tanto di picchetto di avieri in armi attorno ad una bara fasciata nel tricolore. Ma forse era una forma di "benevolenza" verso i suoi ex-appartenenti, anche laddove si fosse cercato di segnarli con il marchio della peggiore infamia. Il senatore Di Stanislao non ha bisogno di affannarsi eccessivamente per sapere a quale uscio bussare. E' stato risposto che la competenza e' stata trasferita alla Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, ed e' dunque quello l'indirizzo cui e' necessario presentare riserve e questioni. E se dunque dovesse essere tale Agenzia ad avere la responsabilita' per tornare ad indagare eventualmente la vicenda, tocca comunque ai Parlameentari sottoporre a tale Ente la documentazione sulla stessa vicenda e presentarla secondo criteri piu' incisivi (di quanto non abbia manifestato una interrogazione, lasciatemelo dire, abbastanza scialba) di analisi e di rappresentazione delle dinamiche omicide, cosa che la documentazione che abbiamo loro fornita renderebbe estrememente agevole. Non e' una generica soddisfazione (anche parziale, se lo si puo' essere di fronte a risposte evasive e cariche di fariseismo su un conclamato omicidio) quella che stiamo chiedendo ma la verifica che si sia trattato di omicidio premeditato, un crimine per il quale non mi sembra tra l'altro esista prescrizione, e la conseguente promozione della riapertura delle indagini politico-giudiziarie. Rimaniamo dunque in costante e fiduciosa attesa delle scelte operative dei Parlamentari con la consapevolezza che, se non si entra con serieta' nella comprensione delle dinamiche che abbiamo documentato, ben difficilmente potra' essere sostenuta con efficacia la doverosa riapertura delle indagini politico-giudiziarie. La nostra disponibilita' a rappresentare quelle dinamiche in modo particolareggiato in sede privata o pubblica, se i Parlamentari volessero capire "meglio", non puo' che essere ribadita, anche se lo abbiamo fatto inutilmente e a piu' riprese in tutti questi anni. Ricordiamo solo che alla prima conferenza stampa sulla vicenda, a Pisa nel 1993, fu un Parlamentare della Rete - Alfredo Galasso - a definirla come "l'omicidio di Sandro Marcucci", espressione riportata dalla stampa, ma a quella dichiarazione non seguirono atti consequenziali, se non una richiesta di audizione al Procuratore di Massa che, essendo stata rifiutata, non fu oggetto di denuncia e di contrasto in alcuna sede. Forse perche' non c'era direttamente coinvolta "la Mafia" e dunque il caso non fu ritenuto di eccessivo interesse per chi aveva costruito il proprio percorso politico sull'"Antimafia"? Misteri del "non mai detto o chiarito". E nel frattempo godiamoci, da Cittadini amanti della Legalita' Democratica la corsa all'impunita' degli inquilini dei "sacri palazzi" del potere. Mario Ciancarella