Mario Ciancarella nel capitolo 7 del Manoscritto Impossibile Pentirsi dedicato al caso Marcucci e Lorenzini scrive:"(..)Dopo aver deposto il corpo di Sandro nella bara, i ragazzi infatti estrassero dallaconchiglia un oggetto che non avevo notato prima, e stavano per deporlo accanto alcadavere. Li fermai imperiosamente e chiamai il tecnico dell’obitorio perche’ avvisasse iCarabinieri e li pregasse di venire a prelevare quell’oggetto.Era un brano del cruscotto, avrei detto (come in seguito avrei avuto conferma) l’angoloinefriore sinistro. Si presentava come un pezzo di alluminio inizialmente fuso e poirappreso, ma con una strana caratteristica: le gocce rapprese rappresentavano unagocciolatura verso il basso, e non verso l’alto come avrebbe dovuto essere se l’incendiofosse esploso dopo l’impatto al suolo e dunque con il velivolo capovolto.Ma il particolare piu’ agghiacciante era che quel brano presentava un ampio foro, segnoevidente di alloggiamento di uno strumento del cruscotto. Da quel foro uscivano, ancoraintatti e flessibili, due tubicini in plastica adduttori di aria allo strumento (e questo ne facevacon certezza l’alloggiamento dell’anemometro, cioe’ l’indicatore della “velocita’ all’aria”,perche’ le sue indicazioni sono una funzione del confronto tra la velocita’ di impattodell’aria e la velocita’ dell’aria statica.). E l’anemometro, in quel tipo di aeroplani (come sisarebbe visto anche nella trasmissione di Chi l’ha visto qualche anno dopo) era l’ultimostrumento di sinistra in basso del cruscotto. Le foto dei rottami, raccolte successivamentedalla Commissione, avrebbero mostrato come al cruscotto mancasse proprio l’angolosistro in basso, compreso l’alloggiamento dell’anemometro. E questa era condizioneincompatibile con le dinamiche che pure quella Commissione avrebbe voluto accreditare.Quando e perche’ quel brano di cruscotto era finito nella conchiglia in cui era stato raccoltoSandro? Era forse addosso al suo cadavere, come se gli fosse scoppiato addosso? Comeera possibile che dei tubicini di plastica non si fossero fusi pur in presenza di qualcheforma di fuoco che pure aveva ridotto Sandro ad un orrido tizzone umano?(...)"Quel pezzo di cruscotto sono riuscita a ritrovarlo nella foto con l'aiuto di Marisa Pareto ed è collocato sotto il cuscino in gomma piuma intatto del sedile del piper dove stava seduto Marcucci, cuscino non toccato dal fuoco e come potrete vedere sono ben visibili i due tubicini di plastica intatti e flessibili, non fusi dal fuoco, uno dei quali sembra sfiorare la chiusura lampo anch'essa ben visibile del cuscino in gomma piuma.Il particolare della foto ingrandito potete vederlo a questo link:http://www.mediafire.com/?ijm24jj2ajm.Il pezzo di cruscotto è a fianco del cadavere carbonizzato e senza arti di Sandro Marcucci, chi fosse troppo sensibile a tale terribile visione eviti di guardare la fotografia. Laura Picchi
foto omicidio marcucci e lorenzini: individuato brano cruscotto con i due tubicini in plastica intatti non fusi da fuoco
Mario Ciancarella nel capitolo 7 del Manoscritto Impossibile Pentirsi dedicato al caso Marcucci e Lorenzini scrive:"(..)Dopo aver deposto il corpo di Sandro nella bara, i ragazzi infatti estrassero dallaconchiglia un oggetto che non avevo notato prima, e stavano per deporlo accanto alcadavere. Li fermai imperiosamente e chiamai il tecnico dell’obitorio perche’ avvisasse iCarabinieri e li pregasse di venire a prelevare quell’oggetto.Era un brano del cruscotto, avrei detto (come in seguito avrei avuto conferma) l’angoloinefriore sinistro. Si presentava come un pezzo di alluminio inizialmente fuso e poirappreso, ma con una strana caratteristica: le gocce rapprese rappresentavano unagocciolatura verso il basso, e non verso l’alto come avrebbe dovuto essere se l’incendiofosse esploso dopo l’impatto al suolo e dunque con il velivolo capovolto.Ma il particolare piu’ agghiacciante era che quel brano presentava un ampio foro, segnoevidente di alloggiamento di uno strumento del cruscotto. Da quel foro uscivano, ancoraintatti e flessibili, due tubicini in plastica adduttori di aria allo strumento (e questo ne facevacon certezza l’alloggiamento dell’anemometro, cioe’ l’indicatore della “velocita’ all’aria”,perche’ le sue indicazioni sono una funzione del confronto tra la velocita’ di impattodell’aria e la velocita’ dell’aria statica.). E l’anemometro, in quel tipo di aeroplani (come sisarebbe visto anche nella trasmissione di Chi l’ha visto qualche anno dopo) era l’ultimostrumento di sinistra in basso del cruscotto. Le foto dei rottami, raccolte successivamentedalla Commissione, avrebbero mostrato come al cruscotto mancasse proprio l’angolosistro in basso, compreso l’alloggiamento dell’anemometro. E questa era condizioneincompatibile con le dinamiche che pure quella Commissione avrebbe voluto accreditare.Quando e perche’ quel brano di cruscotto era finito nella conchiglia in cui era stato raccoltoSandro? Era forse addosso al suo cadavere, come se gli fosse scoppiato addosso? Comeera possibile che dei tubicini di plastica non si fossero fusi pur in presenza di qualcheforma di fuoco che pure aveva ridotto Sandro ad un orrido tizzone umano?(...)"Quel pezzo di cruscotto sono riuscita a ritrovarlo nella foto con l'aiuto di Marisa Pareto ed è collocato sotto il cuscino in gomma piuma intatto del sedile del piper dove stava seduto Marcucci, cuscino non toccato dal fuoco e come potrete vedere sono ben visibili i due tubicini di plastica intatti e flessibili, non fusi dal fuoco, uno dei quali sembra sfiorare la chiusura lampo anch'essa ben visibile del cuscino in gomma piuma.Il particolare della foto ingrandito potete vederlo a questo link:http://www.mediafire.com/?ijm24jj2ajm.Il pezzo di cruscotto è a fianco del cadavere carbonizzato e senza arti di Sandro Marcucci, chi fosse troppo sensibile a tale terribile visione eviti di guardare la fotografia. Laura Picchi