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« Ultime parole del pilota...Caso Scieri dal tirreno ... »

Caso Scieri dal tirreno articoli 16 giugno 2020

Post n°2112 pubblicato il 23 Giugno 2020 da laura561

«Finalmente stiamo facendo giustizia dopo anni»

PISA«Penso mio figlio Emanuele, che era laureato in giurisprudenza e voleva fare l'avvocato, a lui ora dico che finalmente stiamo facendo giustizia sulla sua morte». Così la mamma di Emanuele Scieri, Isabella Guarino, commenta l'avviso di conclusione indagini della Procura di Pisa che vede indagati tre ex caporali per omicidio volontario in concorso, con l'aggravante dei motivi futili, e due ex ufficiali con l'accusa di favoreggiamento.«Il lavoro della magistratura dimostra che c'è stato anche dai vertici militari di allora il tentativo di allontanare la verità. E in questi anni ci ha ulteriormente addolorato l'atteggiamento indifferente con cui ha trattato la morte di Emanuele il generale Enrico Celentano», ex comandante della Folgore. Isabella Guarino ricorda che Scieri «si iscrisse a Giurisprudenza dopo gli anni di Tangentopoli perché voleva esercitare la professione di avvocato per appagare la sua sete di giustizia». Anche il fratello di Scieri, Francesco, oggi medico, sottolinea che la ricostruzione che arriva dalla Procura di Pisa «è corrispondente a quello che ci siamo sempre immaginati. Emanuele non si era suicidato ma era stato assassinato da qualcuno dopo essere stato inseguito su quella torretta per sfuggire alle percosse subite». Francesco Scieri ringrazia «la commissione parlamentare d'inchiesta senza il lavoro della quale non saremmo arrivati a questo punto». L'avvocato Alessandra Furnari, che con Ivan Albo fa parte del collegio difensivo della famiglia Scieri, spiega: «Quello di oggi è un passo avanti per la verità». Attende di valutare le carte, Marco Meoli, avvocato di Alessandro Panella, uno degli indagati dalla procura di Pisa e per il quale, insieme ad Antico e Zabara, la procura militare ha già chiesto il rinvio a giudizio. Andrea Di Giuliomaria, avvocato di Zabara, afferma: «Ci sono indagini che ricostruiscono la morte di Scieri in modo diverso; questo è già un elemento che denuncia una contraddittorietà». --

16 giugno 2020 sez.

 

Scieri colpito mentre fuggiva per salvarsi: cinque indagati

Emanuele Scieri muore il 13 agosto 1999 nella caserma "Gamerra" di Pisa. Il paracadutista siracusano, 26 anni, muore dopo una caduta da una torre utilizzata per asciugare i paracadute. Per tre giorni resta un fantasma: sparisce nel nulla anche se risulta in caserma. Per quasi vent'anni restano fantasmi anche i suoi (presunti) assassini e chi li copre: i paracadutisti con il vizio del nonnismo che, il giorno stesso del suo arrivo in caserma, lo costringono a subire atti di prevaricazione. Ora la Procura di Pisa firma la chiusura delle indagini. E ricostruisce una storia diversa da quella che l'Esercito sostiene (e ha sostenuto: accusa tre ex caporali di omicidio volontario in concorso e due ex ufficiali della Folgore di favoreggiamento perché si sarebbero attivati per depistare e insabbiare le indagini sulla morte di Scieri. Un caso riaperto due anni fa, su impulso della commissione parlamentare d'inchiesta. Una morte per la quale procede anche la magistratura militare: il 17 luglio ci sarà l'udienza preliminare per i tre ex caporali. chiellini / A PAG. 11

Colpito mentre fuggiva per salvarsi Omicidio Scieri, 20 anni di depistaggi

Sabrina Chiellini / pisaEmanuele Scieri muore il 13 agosto 1999 nella caserma "Gamerra" di Pisa. Il paracadutista siracusano, 26 anni, muore dopo una caduta da una torre utilizzata per asciugare i paracadute. Per tre giorni resta un fantasma: sparisce nel nulla anche se risulta in caserma. Per quasi 20 anni restano fantasmi anche i suoi (presunti) assassini e chi li copre: i paracadutisti con il vizio del nonnismo che, il giorno stesso del suo arrivo in caserma, lo costringono a subire atti di prevaricazione.Omicidio e depistaggioOggi la Procura di Pisa firma la chiusura delle indagini. E ricostruisce una storia diversa da quella che l'Esercito sostiene (e ha sostenuto: accusa 3 ex caporali di omicidio volontario in concorso e due ex ufficiali della Folgore di favoreggiamento perché si sarebbero attivati per depistare e insabbiare le indagini sulla morte di Scieri. inchiesta civile e militareSono le conclusioni dell'indagine della Procura di Pisa (condotte dal procuratore Crini e dal pm Sisto Restuccia), riaperta due anni fa, su impulso della commissione parlamentare d'inchiesta. Una morte per la quale procede anche la magistratura militare: il 17 luglio ci sarà l'udienza preliminare per i tre ex caporali. gli indagatiAlessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico, l'unico ancora in servizio nell'Esercito, tutti graduati di truppa con mansioni amministrative e logistiche, irregolarmente presenti in caserma il giorno del fatto, sono accusati anche dalla Procura di Pisa di avere ucciso il giovane. Prima lo avrebbero colpito con violenza sul corpo, dopo averlo costretto a spogliarsi per sottostare ad atti di "nonnismo". Per sottrarsi a strattonamenti e percosse - ricostruisce la procura di Pisa - Scieri sale sulla scala di asciugatura dei paracadute. I caporali lo braccano, lo fanno cadere. I tre, sempre secondo la ricostruzione della Procura, nascondono il corpo e si allontano dalla caserma, godendo della complicità del silenzio di chi avrebbe dovuto denunciare. Panella viene arrestato per l'omicidio nell'estate 2018: c'è pericolo di fuga negli Usa dove vive, spiegano gli inquirenti. il presunto insabbiatoreL'ex comandante della Brigata Paracadustisti Folgore, generale Enrico Celentano (da tempo in pensione) è indagato per favoreggiamento per avere aiutato Antico, Panella e Zabara ad eludere le indagini, omettendo di riferire quello che sapeva. Secondo la Procura, il generale, dopo la morte di Scieri, va a Pisa, intorno a mezzanotte, e ha un incontro con il comandante facente funzioni del Capar. L'ipotesi è che concordino la linea da seguire. la telefonata del "complotto"Ora emerge un quinto indagato, anche lui per favoreggiamento: Salvatore Ramondia, oggi 73enne, di origini romane, ufficiale in congedo. All'epoca era aiutante maggiore del comandante del reparto corsi. Avrebbe telefonare a Panella, alle 15,35 del 16 agosto 1999, circa un'ora dopo il ritrovamento del corpo di Scieri. Il colloquio (4 minuti) potrebbe essere servito a concordare la versione dei fatti. Una telefonata, finora sfuggita, ma che era stata annotata su un registro, tolto dalla polvere degli archivi della Gamerra, con altri documenti risultati utili per ricostruire cosa succedeva in quegli anni nella caserma.omicidio per motivi abiettiFu dunque un omicidio volontario, aggravato da abietti e futili motivi. La ricostruzione della procura ordinaria arriva dopo la consulenza dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo. Secondo la consulente, Scieri è morto subito dopo essere precipitato da un'altezza di circa 10 metri dalla scala: la via di fuga si trasforma in una trappola mortale. In particolare, l'ex caporale, Alessandro Panella, lo avrebbe raggiunto mentre il giovane tenta di arrampicarsi sull'inferriata di protezione esterna dopo essere stato picchiato.come è stato massacrato«Chi lo ha inseguito - sostiene il procuratore della Repubblica, Alessandro Crini - gli ha sferrato un colpo penetrante al polpaccio sinistro con un oggetto contundente, tanto da lasciare un segno profondo sul piede». Scieri avrebbe perso la presa, arrampicandosi sulla torre, a seguito delle fratture alle mani evidenziate dai riscontri sul cadavere. «Sulle mani ci sono lesioni che al 96% sono incompatibili con la caduta» ma con le percosse. Ci sono anche lesioni frutto di spinte e aggressioni che possono appartenere alla fase dopo il rivestimento», che si inquadrano in un contesto di vessazioni. morto sul colpoLa perizia rivela pure: «Alla base cranica è stato scoperto un complesso di fratture che esclude la possibilità che Scieri potesse essere rianimato», quindi la morte è avvenuta subito dopo l'impatto al suolo, Scieri non avrebbe potuto salvarsi anche se dopo la caduta fosse stato dato l'allarme.Chiarito meglio il contesto e sapendo cosa andare a cercare, la Procura messo insieme altri elementi: «Abbiamo chiesto ai carabinieri, che avevano svolto le prime indagini, di esaminare di nuovo i tabulati, è emersa una telefonata dalla caserma all'abitazione di Panella, un'ora dopo il ritrovamento del cadavere». Telefonata inizialmente collegata a una cabina telefonica: la Procura si è fatta consegnare i registri con le annotazioni che i centralinisti fanno. E da quelle pagine redatte 20 anni fa, sono arrivate risposte importanti. la catena di comando«Abbiamo elementi che sul piano indiziario ci danno dimostrazione del fatto che il livello di conoscenza dell'episodio relativo alla morte di Scieri fu abbastanza immediato anche da parte della struttura di comando e comportò una serie di reazioni e di organizzazioni di cose che furono messe in atto», aggiunge Crini, precisando poi che gli elementi relativi alle «cosiddette coperture» sono stati acquisiti grazie al «contributo fattivo dell'attuale struttura militare, dell'attuale catena di comando del Capar». Una collaborazione che la Procura ha apprezzato.le omissioniGli inquirenti inoltre ritengono che «la catena di comando dell'epoca» adottò comportamenti omissivi che hanno impedito di fare luce sul delitto: «Il generale Enrico Celentano, allora comandante della Folgore - osserva Crini - non ha mai spiegato la circostanza di una telefonata giunta nel cuore della notte dell'omicidio alla sua abitazione di Livorno e partita dal suo cellulare di servizio con certezza collocato dai periti a Pisa. Mentre agli atti risulta anche il tabulato dell'interno 209, riconducibile all'aiutante maggiore della caserma, dal quale parte una chiamata diretta all'abitazione della famiglia Panella un'ora dopo il ritrovamento del cadavere di Scieri avvenuto il 16 agosto. Quel colloquio telefonicodi 4 minuti riteniamo che corrobori le nostre tesi investigative circa le condotte omissive del comando di allora della Gamerra a differenza della piena collaborazione che abbiamo invece ricevuto dal comando attuale». --

16 giugno 2020 sez.

 

 

 

 
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