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Messaggi del 17/07/2012

 

Muos: interrogazione parlamentare senatore Nino Strano 12 luglio 2012

Post n°861 pubblicato il 17 Luglio 2012 da laura561

PREMESSO CHE LE STORIE NOSTRE E DEL SENATORE STRANO, I DUE MODI DI FARE POLITICA SONO DUE MONDI PARALLELI CHE NON SI INCONTRERANNO MAI DIAMO NOTIZIA DELLA SUA INTERROGAZIONE SUL MUOS:

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07948
presentata da
NINO STRANO
giovedì 12 luglio 2012, seduta n.765

STRANO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della difesa e dello sviluppo economico - Premesso che:

dal 1991 si trova in prossimità dell'abitato di Niscemi (Caltanissetta) in Sicilia un'importante centrale di telecomunicazione della marina militare USA, la Naval radio transmitter facility (NRTF), consistente in 41 antenne per la comunicazione ad alta frequenza con le navi in superficie e un'antenna operante a frequenze bassissime per le comunicazioni con i sottomarini in immersione;

tra dicembre 2008 e marzo 2009 e poi da marzo ad aprile 2010 l'ARPA Sicilia, a quasi 20 anni dall'installazione, ha effettuato una serie di misure delle emissioni prodotte dagli impianti NRTF, dimostrando come il limite di legge di 6 V/m viene raggiunto in prossimità delle abitazioni in contrada Ulmo nei pressi della stazione NRTF;

un'analisi accurata della strumentazione impiegata mostra però come la situazione sia addirittura peggiore: gli strumenti di ARPA Sicilia non sono infatti in grado di rilevare le emissioni di grandissima potenza (280 KW con picchi di 500 KW) nel campo delle basse frequenze (10-100 KHz) utilizzate per le comunicazioni con i sottomarini, come ampiamente descritto nella Relazione sulle emissioni dovute alla NRTF, stazione di Niscemi, e sulle rilevazioni effettuate dall'ARPA Sicilia a cura del dottor Massimo Coraddu dell'INFN di Cagliari. Questo può quindi aver portato ad una sistematica sottostima del campo rilevato;

l'area è oggi interessata dal progetto di installazione, da parte della US-Navy, di un nuovo, imponente centro di telecomunicazioni militari globali denominato MUOS. Il programma MUOS, gestito dal Dipartimento della difesa degli Stati Uniti, integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo ed ha l'obiettivo di sostituire l'attuale sistema satellitare UFO. Esso prevede la messa in orbita di quattro satelliti e l'installazione di quattro impianti di stazione a terra. Oltre a Niscemi, gli altri siti d'interesse sono l'"Australian defence satellite communications station in Australia; il Naval computer and telecommunications area master station pacific" nelle isole Hawaii; mentre l'ultimo sito è previsto in un'area del sud-est della Virginia;

la struttura del MUOS prevede due trasmettitori UHF della potenza di 105 W e tre grandi parabole (circa 20 metri di diametro) che opereranno nella banda Ka delle microonde (18-40 GHz) con una potenza di emissione di 1.600 W. Le grandi parabole destinate alla comunicazione con i satelliti militari dovranno poi essere puntate molto vicino all'orizzonte, formando un angolo di appena 17 gradi con lo stesso;

considerato che:

le basi in cemento armato su cui stanno per essere montate le maxiantenne del MUOS sono realizzate della Calcestruzzi Piazza Srl, un'azienda locale che a fine 2011 è stata esclusa dall'albo dei fornitori di fiducia dell'amministrazione provinciale di Caltanissetta e del Comune di Niscemi. I provvedimenti sono stati decisi dopo che la Prefettura, il 7 novembre, aveva reso noto che a seguito delle verifiche disposte dalle normative in materia di certificazione antimafia erano emersi elementi tali da non potere escludere la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società. Il primo aprile 2012, i titolari dell'azienda hanno annunciato la chiusura dell'azienda e il licenziamento degli 8 dipendenti con contratto a tempo indeterminato;

secondo la relazione del politecnico di Torino firmata da Massimo Zucchetti (professore ordinario di Impianti nucleari del Politecnico di Torino e research affiliate del Massachusetts institute of technology, USA) e Massimo Coraddu (consulente esterno del dipartimento di Energetica del Politecnico ed ex ricercatore dell'Istituto nazionale di fisica nucleare di Cagliari), la Regione Sicilia ha autorizzato i lavori basandosi su uno studio della facoltà di ingegneria dell'università di Palermo, i cui docenti, come anche gli esperti nominati dalle forze armate statunitensi, avrebbero sottovalutato i rischi e i danni derivanti dall'istallazione;

si tratta di effetti acuti, legati a esposizioni brevi, a campi di elevata intensità; e di effetti dovuti a esposizioni prolungate a campi di intensità inferiore. I primi sono essenzialmente legati all'esposizione diretta al fascio principale emesso dalle parabole MUOS, che può avvenire in seguito a un malfunzionamento o ad un errore di puntamento: questo può provocare danni gravi e permanenti alle persone accidentalmente esposte a distanze inferiori ai 20 chilometri, e ciò significa che l'eventualità di un'esposizione diretta al fascio riguarda l'intera popolazione di Niscemi e va considerata come il peggiore incidente possibile. Emissioni che si aggiungerebbero, come già sopra riportato, a quelle che già l'abitato di Niscemi deve sopportare, visto che è investito dalle emissioni prodotte dalla stazione NRTF, in una misura superiore ai limiti di sicurezza previsti dalla legislazione italiana;

la stazione del sistema satellitare, progettata all'interno di un'area protetta, danneggerebbe la fauna: gli uccelli potrebbero essere uccisi e altri esseri viventi come le api non potrebbero più sciamare e costruire le arnie, con ripercussioni a catena sull'intera catena alimentare e sulla flora;

il sito prescelto per l'installazione del MUOS rientra nell'area naturalistica della riserva naturale Sughereta di Niscemi, la quale è inoltre una zona ad alto rischio sismico e che quindi non può sopportare i terrazzamenti che sono già stati realizzati;

le microonde prodotte interdiranno l'uso di una porzione di spazio aereo siciliano: le interferenze elettromagnetiche sarebbero incompatibili infatti con il regolare traffico aereo in buona parte della Sicilia orientale, ovvero la base militare di Sigonella (Catania), l'aeroporto di Catania Fontanarossa e, quando sarà attivo, l'aeroporto di Comiso (Ragusa);

saranno vulnerabili anche i dispositivi elettronici come gli apparecchi elettromedicali, pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e, naturalmente, la strumentazione di bordo per il pilotaggio;

stanno sorgendo quotidianamente comitati cittadini di protesta nei confronti di quella che viene vista come una presenza altamente invasiva,

si chiede di sapere:

se il Governo sia in grado di procedere ad avere accesso diretto alla documentazione ufficiale americana per proseguire e approfondire i rilievi e stilare una mappa del rischio in maniera tale da valutare l'effettivo livello di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici;

quali provvedimenti, nell'ambito delle proprie competenze, i Ministri in indirizzo intendano adottare per far totale chiarezza e quindi determinare se è opportuno o meno proseguire nella realizzazione di questa opera;

se non si ritenga, dati i numerosi studi che confermano i possibili pericoli di tale installazione e data la conseguente preoccupazione che i cittadini stanno manifestando, che sia il caso di revocare temporaneamente le autorizzazioni regionali al fine di studiare nuovamente la suddetta operazione e provvedere, solo dopo aver avuto dati certi sulla sicurezza della stessa per la popolazione, per la fauna e la flora locale, all'eventuale realizzazione.

(4-07948)

 
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