Il Diario di Sangel

Donazione del cordone ombelicale....


"Gabriele compirà sei anni a marzo, a settembre frequenterà la prima elementare, sorride felice all’idea di scartare i regali, sorride e gioca come tutti i bambini della sua età.Luca compirà sei anni ad agosto, ma non sa se riuscirà a frequentare la prima elementare, perché Luca fa la chemioterapia: ha la leucemia.Gabriele è mio figlio, Luca è figlio di Barbara, ma è figlio di tutte quelle mamme che all’improvviso si trovano catapultate dal “lusso” della quotidianità al dolore e alla sofferenza della malattia.Una malattia bastarda, a volte incolore, a volte insapore, ma che lentamente ti distrugge la vita.Di leucemia si muore ancora, questo non sempre viene ricordato, siamo sempre bersagliati da dati positivi di sopravvivenza a questa tipologia di tumore, ma spesso vengono dimenticati quelli che da quel mostro non si risvegliano più.É la stessa Barbara che durante una telefonata non priva di lacrime e interruzioni mi racconta di un piccolo angelo, Stefano, che diceva di essere come l’omino di ferro, e che la seconda recidiva si è portato via. E c’era Valentina che camminava attaccata ad una macchina che faceva rumore, ma che desiderava tanto giocare con gli altri bambini.“Come posso guardare mio figlio-racconta- che una volta mi ha guardata serio e mi ha detto “ mamma ma lo sai che della mia malattia si muore?”Mio figlio ha cinque anni come posso pensare di perderlo? Mi dice piangendo, ed io non posso che piangere con lei, perché mio figlio ha cinque anni, è sano, ma Luca è anche mio figlio, una mamma diventa mamma di tutti i bambini che ci sono al mondo.E visto che oltre ad essere mamma sono anche giornalista, ed ho deciso di mobilitare tutta facebook, tutte le mie amiche delle testate giornalistiche, e televisive per cercare di dare un’informazione che manca, e per dare voce al dolore di questa mamma che sa che la malattia di suo figlio ha una cura : trapianto di staminali da cordone, stoccate in biobanche, grazie alla generosità di genitori che al momento del parto accettano la donazione solidaristica di queste cellule, che possono fare la differenza tra la vita e la morte. “Ma le difficoltà sono tante”, denuncia Barbara, “In Italia la rete di raccolta ha troppi ‘buchi’ e la disinformazione dilaga”, veicolata da mamme vip che “nelle interviste raccontano di come conserveranno all’estero il cordone del loro bimbo”, per poterlo usare nel caso in cui il figlio si dovesse ammalare un giorno, e “di come questo gesto sia assolutamente da imitare se si e’ dei genitori responsabili”.Segue suhttp://periodicoitaliano.info/2010/02/26/donazione-del-cordone-ombelicale-per-non-lasciarli-morire/