Blood black&white

2^ 2012-2013: Udinese - Juventus 1-4


La Juve a valanga, poker all'Udinese
UDINESE (3-5-1-1): Brkic 5.5, Benatia 5, Danilo 5.5, Domizzi 5; Basta 5.5, Lazzari 6, Pinzi 5, Pereyra 5 (7'st Muriel 5), Armero 5, Fabbrini sv (13' pt Padelli 6), Di Natale 5 (31' st Allan 6) (26 Pasquale, 4 Angella, 16 Coda, 34 Gabriel da Silva, 75 Heurtaux, 6 Faraoni, 88 Fernandes, 9 Barreto, 77 Maicosuel). All. Guidolin 5.5JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6, Chiellini 6.5 (27' st Marrone 6), Bonucci 6.5, Barzagli 6.5, Asamoah 7, Marchisio 6.5, Pirlo 6.5, Vidal 6.5, Lichsteiner 7, Vucinic 7 (30' st Matri 5.5), Giovinco 7 (30'st Quagliarella 6) (30 Storari, 31 Branescu, 11 De Ceglie, 6 Pogba, 24 Giaccherini). All. Carrera 6.5Arbitro: Valeri 5Reti: nel pt 14' Vidal (rig.), 46' Vucinic; nel st 8' e 26' Giovinco, 34' LazzariRecupero: 2' e 2'Angoli: 3-5Espulsi: al 12'pt Brkic per fallo da rigore Ammoniti: Pinzi, Armero, Marchisio, Bonucci, Domizzi, Matri per gioco scorrettoSpettatori: 23 mila
La Juventus va. Orfana di Conte in panchina, la squadra campione in carica vince con merito, ma anche - a detta del patron dei friulani Pozzo - con qualche aiutino di troppo, in casa di un'Udinese già prostrata per la scottante eliminazione dalla Champions League.Dodici minuti di gioco e il quintetto arbitrale crea l' occasione che cambia il volto alla partita. Giovinco lanciato in area viene fermato dalla difesa bianconera. Con qualche attimo di ritardo, Valeri ravvisa un contatto in area tra i difensori che lo tallonano, Danilo e Domizzi, il portiere Brkic e l' attaccante juventino, fischia un fallo da rigore e soprattutto sventola il rosso sotto il naso dell'incredulo portiere friulano. Inutili le proteste dei padroni di casa. Guidolin è costretto al cambio. Fuori Fabbrini, fino a quel momento il migliore tra i bianconeri di casa, dentro Padelli, il secondo portiere tornato a Udine proprio in settimana.Dal dischetto Vidal trasforma senza problemi. I campioni d' Italia si ritrovano in vantaggio, con un uomo in più e tutta la gara davanti. La partita è praticamente aperta e chiusa. A discapito dello spettacolo e del bel calcio. Con l'effetto collaterale di surriscaldare gli animi sugli spalti del Friuli, con un gruppetto di tifosi juventini fatti spostare dalla tribuna laterale scortati dagli steward per evitare contatti con i supporters friulani. Pur in superiorità numerica, la squadra torinese non surclassa l'Udinese che si difende come può. Solo nel finale di tempo Vucinic regala il raddoppio alla Vecchia Signora, imbeccato dall'ex di turno Asamoah e favorito dal tempo errato dell'intervento di Armero.Si va al riposo sul due a zero per gli ospiti. Nella ripresa la Juve dilaga. Passano 8' e Giovinco sfrutta una respinta corta di Padelli, in difficoltà su un sinistro di Marchisio. È sempre lui, l'ex del Parma, a calare il poker poco prima della mezz'ora, con un gran destro in diagonale. L'Udinese non è ancora al tappeto. Forse proprio con la forza di chi ormai non ha nulla da perdere, la squadra di Guidolin trova il gol della bandiera. A siglarlo è l'ultimo arrivato in casa Udinese, il centrocampista Andrea Lazzari che ruba il tempo a Lichsteiner e supera Buffon. Il gol è inutile ai fini del risultato, ma un buon modo per dire, l'Udinese non è del tutto morta.È poker. La Juve sorride. L'Udinese, ancora a zero punti in classifica, deve cercare un'altra occasione per cominciare a risollevarsi.