Blood black&white

24^ 2012-2013: Juventus - Fiorentina 2-0


Vucinic e Matri stendono i viola. I bianconeri dominano di prepotenza il primo tempo. Una sola parata vera per Buffon
JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Marrone, Peluso, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie (12' st Caceres), Matri (30' st Pogba), Vucinic (15' st Giovinco ). (30 Storari, 34 Rubinho, 20 Padoin, 24 Giaccherini, 18 Anelka, 27 Quagliarella). All. Alessio FIORENTINA (3-5-2): Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Savic (1' st Tomovic), Cuadrado, Romulo, Pizarro, Borja Valero, Pasqual, Toni (10' st El Hamdaoui), Jovetic (27' st Lijaic) (12 Lupatelli, 89 Neto, 5 Compper, 19 Llama, 27 Wolski, 18 Larrondo, 28 Capezzi, 29 Bernardeschi). All. MontellaArbitro: MazzoleniReti: 20' Vucinic, 41' MatriAngoli: 4-4Recupero: 1' e 4'Ammoniti: Cuadrado, Marchisio, Peluso per gioco falloso, Viviano e Pizarro per comportamento non regolamentare.Spettatori: 40517, incasso 1.532.530
Basta un primo tempo di una Juve bella e feroce come non s’avvistava da un mese e mezzo per stendere la Fiorentina: oltre ai gol, di Vucinic (20’) e Matri (41’), i bianconeri hanno dominato di prepotenza i primo 45’ prendendo a pallate Viviano. Dall’altra parte, Buffon ha fatto una sola vera parata, su rasoterra di Jovetic, poi cancellato dal prato da uno strepitoso Andrea Barzagli.  La ripresa è stata un esercizio di pilotaggio automatico per Pirlo e compagnia, che hanno fatto girare la testa al nemico, fabbricando pure le occasioni per trasformare il 2-0 in una goleada. In una serata del genere, per Antonio Conte le uniche brutte notizie arrivano dall’infermeria: Vucinic è stato costretto a uscire per noie muscolari e solo domani se ne saprà di più, sull’uscio della Champions League, a Glasgow. Le altre sono arrivate dai cartellini gialli di Mazzoleni: uno a testa a Marchisio e Peluso che, diffidati, non potranno giocare sabato sera a Roma, contro i giallorossi. Resta comunque una gran serata per la Juve, che ha macinato il nemico come non succedeva da tempo. Pressing alto, ritmo forsennato e combinazioni precise, la squadra di Conte ha soprattutto rilucidato il terzetto di centrocampo che l’ha resa mostruosa: Vidal, Pirlo, Marchisio. Specie in cileno, che ha apparecchiato il raddoppio di Matri con un’azione da sigla tv: stop elegante, finta a depistare tutta la difesa, e gran assist per il compagno.  La prima rete era stata di Vucinic, che aveva trasformato la respinta balorda di Roncaglia in una sventola per un non sovrumano Viviano. Da lì in poi la Fiorentina, poco a poco, è scomparsa dal campo: tanto fumo Quadrado, s’è smarrito per strada anche Pizarro. La formazione di Montella ha così pagato salatissimo una difesa imbarazzante, nei disimpegni. Dall’altra parte, lo stesso reparto, è stato invece di cemento armato, grazie a Barzagli che ha disarmato Jovetic. A proposito dell’asso montenegrino, queste sarebbero le partite in cui dimostrare di valere trenta milioni di euro: invece, non è pervenuto.