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Del Piero: "La festa scudetto? I biglietti neanche dai bagarini..."


L'ex fuoriclasse bianconero scherza su vari temi, dalla mancata presenza alla festa scudetto al suo erede con il numero 10: "Tevez, Higuain o Jovetic? Magari si tengono il loro numero...". Sul giocatore a lui più simile in Italia: "Non saprei, portano tutti la cresta"TORINO - "Chi vedo meglio con la mia maglia bianconera numero 10 tra Tevez, Higuain e Jovetic? A parte il fatto che magari decidono di mantenere i numeri che indossano nelle loro squadre, stiamo comunque parlando di tre grandi calciatori". Lo ha detto in una simpatica non risposta Alessandro Del Piero, a margine dell'inaugurazione nel pieno centro di Torino di ADPLOG, uno spazio multifunzionale su tre piani che ospiterà mostre, incontri, eventi e conferenze legati allo sport, ma anche all'arte, alla musica e alla fotografia. Fuori, ad accogliere l'ex capitano bianconero, un centinaio di suoi fedelissimi premiati con una sessione di foto-ricordo e autografi. È un Del Piero molto sorridente, buon umore e battuta pronta: "Quanto avrei potuto dare alla causa bianconera quest'anno? Chissà, dipende da quanto avrei giocato. Chi mi assomiglia di più oggi in Italia? Non saprei, hanno tutti la cresta... In Australia l'acqua fluisce al contrario? Ho provato anche a girare la classifica, per vedere il Sydney Fc in un'altra posizione... Volete sapere se tornerò a Torino? Non lo so, decide mia moglie. Mi chiedete se ho letto la biografia di Conte? Ho un rapporto di odio e amore con la lettura. Mi sono portato una ventina di libri in Australia ma a oggi preferisco ad una pagina il passare un minuto in più con i miei figli". Del Piero ha scelto l'ironia anche per parlare della festa-scudetto: "Volete sapere se il club mi ha invitato? Sapete come sono andate le cose. Ho chiamato la Juve, ma purtroppo i telefoni erano sempre spenti... (ride) Non sono riuscito a trovare un biglietto per la partita decisiva, neanche dai bagarini. Mi ha comunque fatto molto piacere riabbracciare i miei compagni la scorsa settimana al museo della Juve". In chiusura, Pinturicchio ha dato alla Signora un consiglio per realizzare i suoi sogni europei: "Per vincere una competizione come la Champions non servono soltanto i campioni ma anche una chimica speciale, come dimostra il Borussia Dortmund che al 90' dei quarti di finale era fuori dalla coppa".