Blood black&white

9^ 2013-2014: Juventus - Genoa 2-0


I bianconeri reagiscono alle sconfitte contro Fiorentina e Real, dominando l'undici di Gasperini senza mai apparire in difficoltà.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6, Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6.5, Isla 6, Vidal 6.5 (42′ st Padoin sv), Pirlo 6.5, Pogba 6, Asamoah 6.5 (27′ st De Ceglie 6), Tevez 7.5, Llorente 7 (29′ st Giovinco sv). (30 Storari 34 Rubinho 4 Caceres 5 Ogbonna 8 Marchisio 13 Peluso 16 Motta). All.: ConteGENOA (4-5-1): Perin 7, Antonini 5.5, Portanova 6, Manfredini 5, Marchese 5.5, Vrsaljko 5.5, Kucka 5, Biondini 5, Bertolacci 5.5 (34′ st Centurion sv), Antonelli 5 (1′ st Fetfatzidis 5.5), Gilardino 5.5 (1′ st Konate 6). (33 Donnarumma 53 Bizzarri 2 Samprisi 4 De Maio 5 Gamberini 9 Stoian 10 Lodi 14 Cofie 66 Sturaro). All.: GasperiniARBITRO: DoveriRETI: nel pt 23′ Vidal (rig.), 36′ TevezANGOLI: 7 a 2 per la JuventusRECUPERO: 1′ e 3′AMMONITI: Tevez e Fetfatzidis per comportamento non regolamentareSPETTATORI: 39.992 (27.658 abbonati), incasso 1 milione 397.356 euro.La Juventus si scrolla via i malumori di una settimana pesante, dopo il blackout di Firenze e le difficoltà del Bernabeu, battendo il Genoa con una prova autoritaria e convincente, ben al di là di quanto possa dire il risultato. A facilitare il compito agli uomini di Conte ci pensa un Grifone rinunciatario nell'assetto tattico e nello spirito, mai capace di impensierire la Signora. Decidono il match le reti di Vidal (che trasforma un rigore tutt'altro che solare) e Tevez nel primo tempo, sufficienti a chiudere un match che non è mai sembrato in discussione e rimanere a -5 dalla Roma capolista.STRAPOTERE BIANCONERO - Nonostante quanto di buono visto a Madrid, Antonio Conte torna al 3-5-2 senza ricorrere all'atteso turnover; Gasperini risponde con un 4-5-1 che prevede Gilardino quale terminale offensivo, schieramento che non favorisce il Genoa. La Juventus, infatti, ha voglia di reagire al momento difficile ed imporre il proprio gioco fin dall'inizio, schiacciando il Grifone nella propria metà campo ed attaccando senza soluzione di continuità. È giornata di superlavoro per Perin, che compie un grandissimo lavoro fin dai primi minuti, quando chiude la porta a Pogba e Llorente; dove non arriva il portiere rossoblù, c'è la traversa a salvare il Genoa, quando Vidal colpisce il settimo legno del campionato bianconero con una bordata dal limite.RIGORE DUBBIO, LA CERTEZZA È TEVEZ - Il gol è presto nell'aria e arriva a metà frazione, nel modo più controverso: Doveri assegna un calcio di rigore per un fallo di Biondini su Asamoah, commesso però qualche centimetro prima della linea che delimita l'area genoana; dal dischetto va Vidal, che spiazza Perin e scaccia i fantasmi. Il Genoa non reagisce ad Antonio Conte, dalla panchina della Juve, spinge i suoi verso il raddoppio. Perin strappa ancora applausi su Pirlo ma non può nulla di fronte a Carlitos Tevez, che firma il 2-0 con un pregevole spunto personale e manda i suoi al riposo col risultato ormai in tasca.POCHE EMOZIONI DOPO IL RIPOSO - Nella ripresa, Gasperini prova a mescolare le carte inserendo Fetfatzidis e Konaté al posto di Antonelli e Gilardino ma questo secondo tempo regala poche emozioni: la Juventus addormenta il match per preservare le energie ma, ciò nonostante, va in più occasioni vicina al terzo gol. Fa ancora bella figura Perin, in particolare al 52' su Tevez prima e Llorente poi, ma è l'unico a salvarsi in un Genoa mai in partita. Sorride la Juve al triplice fischio, per la prestazione di cui aveva bisogno, per ribadire che i bianconeri ci sono ancora.