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Amichevole Herta Berlino - Juventus 0-2

Grazie alle reti di Krasic, pedina di mercato e di Matri, i bianconeri piegano i tedeschi dell'Hertha. Nel complesso prova soddisfacente della squadra di Conte, ancora priva dei nazionali. Infortuni per Lucio e Matri

Marcatori: Matri 20' pt, Krasic 45' st.
HERTA BERLINO: Burchert (1' st Sprint); Ndjeng (30' st Bastians), Hubnik (44' st Neumann), Brooks (44' st Mukhtar) , Schulz (30' st Morales); Beichler (1' st Ramos), Niemeyer (1' st Lustenberger), Kluge (1' st Ronny), Knoll (1' st Ben-Sahar); Kachunga (1' st Ben-Hatira), Allagui (1' st Wagner). All. Luhukay.
JUVENTUS: Storari; Lichtsteiner, Masi (24' st Rugani), Lucio (1' st Pazienza), De Ceglie (21'pt Untersee); Padoin, Vidal (36' st Bouy), Marrone, Asamoah (30' st Appelt); Matri (1' st Boakye), Quagliarella (18' st Krasic). All. Conte. ARBITRO: Dankert

BERLINO - Senza i nazionali, la Juventus passa a Berlino grazie alle reti di Matri e Krasic, due pezzi del mercato in uscita dei bianconeri, che hanno dovuto fare a meno anche degli infortunati, Isla, Caceres e Vucinic.
A proposito di infortuni, se ne sono registrati altri due: uno leggero, a Lucio, uscito per precauzione per una botta a una caviglia e l'altro a De Ceglie, di nuovo vittima di un risentimento muscolare dopo circa mezzora.

La Juve ha comunque subito parecchio in difesa (i tedeschi hanno colpito due pali), ma è stata cinica in attacco, dove Matri ha dimostrato autorevolezza. Bene anche alcuni giovanissimi come Marrone (ha fatto prima il vice-Pirlo e poi il difensore centrale), Boakyie e Rugani, ottima prova di Asamoah e Storari decisivo almeno in tre occasioni.

Sembra anche più velocizzata rispetto allo scorso anno la manovra. Lo spirito di Conte è più che mai presente: concentrazione e rabbia non sono mai mancate. A pochi giorni dalla Supercoppa Italiana però preoccupano gli infortuni, anche se ad esempio si rivisto anche un discreto Krasic, che sembra un po' più vicino agli schemi di Conte. Quantomeno, per lui, queste amichevoli sono un'ottima vetrina in caso di cessione, come auspica la società per fare cassa.

CONTE: "BENE ANCHE I FUORI RUOLO" - "Sono contento della prova - commenta Antonio Conte - in particolare di quella di alcuni giocatori che hanno dovuto provare un ruolo diverso dal solito, come Marrone e Lichtsteiner.

Qualcuno deve ancora assorbire i carichi di lavoro, altri ancora devono assimilare i meccanismi. Direi che queste sono attenuanti da considerare, pensando ai momenti della gara in cui abbiamo sofferto maggiormente". Soddisfatto anche Stephan Lichtsteiner: "E' stata una buona prova e sono soddisfatto, della prestazione mia e di quella della squadra. A me piace provare anche altre posizioni ed è utile per la squadra avere più soluzioni". Tra i 'fuori ruolo', Luca Marrone, schierato al centro della difesa: "Fuori ruolo? Perchè no? - L'importante è giocare, non conta in che posizione. Non ho problemi anzi a sperimentare soluzioni diverse. Ringrazio il mister per le parole di apprezzamento e mi auguro di poterne ricevere ancor in futuro".

Come ai vecchi tempi, si salva il risultato: 2-0 all’Hertha Berlino, che aveva invitato la Juve all’Olympiastadion per festeggiare i suoi 120 anni. Un gol per tempo, Matri e Krasic, rispuntato sul prato dopo sette mesi da missing in action: ma sono stati assalti, vincenti, da contropiede, perché a lungo la partita l’han fatta i tedeschi. Da bestemmia secondo i sacri testi di Antonio Conte che, per dire, al «trofeo Tim» aveva perso con l’Inter, ma dominando. «Questo non è certo il calcio che vogliamo offrire», dirà alla fine con onestà il tecnico bianconero. Anche se ci sono attenuanti. «C’è gente nuova, che sta imparando la nostra idea di gioco». E c’era un pezzo di squadra, i Nazionali, rimasti a Vinovo per allenarsi. E il risultato non è comunque da buttare, strappato con un sacco di Primaverera e a un nemico sì di serie B tedesca, ma che aprirà il campionato tra appena una settimana: e da favorito.

S’attacca con convenevoli tra ultrà, se nella curva dell’Hertha spunta uno striscione scritto in buon italiano: contro gli juventini e di saluto ai napoletani. In risposta, cori del manipolo bianconero presente: già è iniziata la sfida di SuperCoppa, a Pechino, l’11 agosto. Questa di Berlino fila via piacevole, tutto sommato, con l’Hertha in avanti: e non segna, e non segnerà, solo per un paio di notevoli voli di Storari, in grandissimo spolvero. Alla Juve basta un affondo, dopo 20 minuti: Vidal per Matri, portiere aggirato e tanti saluti con un precisissimo rasoterra, da lontano. Poi, tanti tedeschi: botta di Beichler, Storari devia in angolo, palo di Beichler.

Ripresa, c’è ancora il portiere juventino a serrare il portone, mentre entrano un po’ tutti, anche per gente ammaccata: Lucio ko per la caviglia destra (non preoccupante) e De Ceglie per precauzione, dopo fastidi al quadricipite. Marrone testato centrale difendivo piacerà a Conte: «Lo riproverò». Si chiude con la festa di Krasic: bel colpo di piatto, nei pressi dell’incrocio. Anche bello, da vedere: magari spunta fuori un compratore.