SANGUEMISTO

GRECALE


Il vento gira la meccanica del tempo e di colpo cambia la cartolina appiccicata ai vetri della finestra del salone.L'abete dondola altissimo, flessibile e lancia aghi a casaccio come un istrice impaurito.Gli uccelli non seguono la solita traettoria ma sbandano a sinistra il cuore batte forte per la spinta in avanti.Il mare da lontano lo vedo dal terrazzo e sorvolo la costa con gli occhi come un vecchio aeroplano della prima guerra mondiale... "un angelo giallo come un lampo e improvviso come una faina".L'aria è pulita senza peso, senza ingombro.   I pensieri li faccio dall'alto e guardo la terra planando e sfruttando le correnti fredde di un gennaio degno di essere incoronato capo d'inverno."Di quassù c'è  un'altra vista del mondo, un altro panorama della vita."Il viaggio dura poco, il pensiero è veloce, un attimo e torno nel salone.L'aeroplano atterra nelllo spazio piccolo di una parentesi distratta.I panni stesi del balcone di fronte si agitano come ladri appena ammanettati.Il cane abbaia mentre insegue fantasmi che non riesce ad acchiappare e il cielo si trattiene, non riesce a piangere.  Non c'è nessuno per strada, nemmeno le auto.Ci ha chiusi tutti dentro e continua a bussare.