San Mina ONLUS

I moldavi in Italia: situazione e prospettive


 Nella grande e movimentata Roma, il 5 novembre 2009, nel Palazzo Firenze l’Ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia e Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes ci hanno invitato a parlare della e con la comunità moldava. Questo evento si è sviluppato in due momenti: nel primo la dott.ssa Nanni ci a presentato i risultati  della ricerca “I moldavi in Italia: situazione e prospettive” insieme ad altri  nomi noti del mondo dell’immigrazione, come Mario Ciclosi del Dipartimento Libertà civili e immigrazione del Ministero dell'Interno, il delegato del  presidente della Società 'Dante Alighieri' Bruno Bottai, e di studiosi, ricercatori ed altri rappresentanti del mondo politico ed imprenditoriale dei due paesi. Nella seconda parte le associazioni di moldavi presenti in Italia hanno apportato il loro contributo alla serata tramite le loro testimonianze e realtà di lavoro dentro la comunità e le loro organizzazioni.  All'incontro la Caritas ci ha offerto la presenza di monsignor Enrico Feroci il direttore della Caritas romana, e dell’organizzatore professor Franco Pittau insieme alla sua equipe di ricercatori. Lo studio realizzato dalla Caritas/Migrantes rileva che la piccola comunità moldava ha aperto le sue porte all’immigrazione verso l’Italia alla fine degli anni ’90 e che le principali cause che hanno influenzato la decisione di migrare sono rappresentate dall’alto tasso di disoccupazione e dalla profonda transizione politica. Nel 2001 erano 4.356 permessi di soggiorno per i moldavi, che corrispondeva allo 0.3% sul totale degli immigrati presenti in Italia, ma sembra che gli irregolari erano abbastanza numerosi perché con la”grande regolarizzazione” del 2002 (la legge 189/2002 Bossi/Fini) i numeri dei moldavi regolari cresce a 36.361 alla fine del 2003. Questo numero continua la sua crescita e alla fine del 2008 ci sono 89.924 cittadini moldavi regolari in Italia. Si sostiene che il numero dei moldavi presenti in questo momento sul territorio italiano abbia superato la soglia delle 100.000 unità.  Molto interessante questa iniziativa che ci fa scoprire questa comunità che si trova adesso al decimo posto tra le nazionalità presenti in Italia. La seconda parte della serata è stata riservata alle associazioni moldave che ci hanno parlato tramite i loro rappresentanti della loro attività, dei problemi che hanno intercettato, della situazione attuale della loro comunità. Abbiamo potuto sentire parlare con molto ardore i rappresentati delle associazioni di temi attuali che si trovano anche sulle prime pagine dei giornali, come la regolarizzazione delle colf e badanti, la cittadinanza etc. L’onore di chiudere questa serata è stata offerta all’ambasciatore moldavo: Gheorghe Rusnac che ci ha parlato del suo Paese ma anche in maniera scherzosa del “ritorno” dei moldavi “a casa”, i romani sono i nostri antenati allora noi non facciamo che ritornare nella nostra patria .                                                                                                Ana Maria Saratean