SANO E CONSAPEVOLE

IPOTESI SULL'ORIGINE DELLA PERSONALITA'...CIOE': LE SPARO GROSSE!


Oggi mi sono chiesto: cos’è che determina e delinea il carattere di ognuno di noi? Come mai ereditiamo alcuni tratti caratteriali dai genitori?Per trovare una possibile risposta bisogna tornare all’origine. Quindi, al concepimento. Proprio in quel periodo il nostro essere prende forma.È ovvio che diverse caratteristiche sono semplicemente frutto dell’adattamento all’ambiente in cui viviamo, in relazione alle esperienze personali vissute. Ma, credo che ogni nostra reazione avvenga in funzione ad una precisa formazione istintiva, che ci accompagna per la vita.In parole povere, il nostro carattere è ben definito fin dal principio. Con il tempo (semmai) si sviluppa, evolve, migliora o peggiora. I cambiamenti radicali avvengono quando scopriamo nuovi aspetti (prima sopiti) della nostra personalità e permettiamo ad essi di affiorare in superficie.Spesso, ciò non avviene a causa del timore di rimettersi in gioco.Forse, sto divagando. Ritorno a parlare del concepimento…È mia abitudine suddividere l’essere immateriale in tre parti distinte e, a volte, contrastanti: ·         L’Io personale (legato alle esigenze meramente pratiche e materiali).·         L’Io superiore (attinente alla capacità cognitiva, intellettuale, mentale…qualcuno la chiama “anima”).·         L’Io essenziale (la scintilla vitale che è dentro di noi…energia pura proveniente dal primo organismo monocellulare che, attraverso la riproduzione, s’è tramandato da genitore a figlio per milioni di anni).Condivido, quindi, la teoria del validissimo Jodorowsky. Siamo almeno in tre a condividere un corpo. L’obbiettivo di ognuno di noi è quello di lavorare interiormente per la pacifica sinergia tra i vari “Io” e raggiungere, di conseguenza una sorta di beatificazione dei sensi (alcuni saggi la chiamano “illuminazione”)Anche il sistema caratteriale del nascituro, appena concepito, può dunque essere diviso per tre (tra l’altro, è il numero che ha il più complesso significato simbolico: se paragoniamo l’integrità dell’essere umano con il valore 100%, dalla divisione sopracitata otteniamo il 33,3333333%...3 periodico…una serie infinita di tre!):·         Una parte (l’ideale sarebbe 1/3) sarà rappresentata da fattori ereditati dal padre…l’incisività, la praticità, la capacità di interazione con l’ambiente per la sopravvivenza (Io personale).·         Un’altra parte (l’ideale sarebbe sempre 1/3) sarà rappresentata da fattori ereditati dalla madre…l’apertura verso l’esterno, l’empatia, la disponibilità, la ricettività, la creatività (Io superiore).·         Infine, ciò che rimane sarà rappresentato da fattori che, a mio sindacabile giudizio, sono legati all’intensità del rapporto amoroso/affettivo tra i due genitori al momento del concepimento e determina la virtù, il livello spirituale e le potenzialità mistiche del nascituro (Io essenziale).Se tra i partner esiste sintonia e rispetto, cioè nessuno prevarica l’altro e l’amore che li lega è puro e sincero, il “risultato finale” sarà un figlio equilibrato che potrà disporre di un futuro brillante.È, però, raro che accada. Troppo spesso, l’atto sessuale non è altro che una masturbazione unilaterale senza sentimento.  Oppure, le caratteristiche personali della madre o del padre finiscono per annullare il più debole dei due.A causa di tale irresponsabilità, la vita del bambino/a (futuro uomo/donna) rischia d’essere già irrimediabilmente segnata da disastrosi disequilibri caratteriali.Altri fattori, inoltre, intervengono nel condizionare l’umore dei genitori durante il concepimento: la stagione, il luogo, le condizioni atmosferiche, le preoccupazioni, le distrazioni, eccetera…Insomma, la particolarità del carattere di ogni individuo  è strettamente annessa a dei precisi presupposti  (sentimenti che coinvolgono l’organismo e lasciano un’impronta indelebile nella riproduzione della vita), riconducibili ad un preciso e indispensabile istante di amore reciproco e incondizionato.