SANO E CONSAPEVOLE

Un percorso che ha un inizio, ma non una fine...quindi, vi consiglio di partire dal primo post!

Creato da MotaatoM il 13/11/2008

UNITEVI A NOI

Grazie al fondamentale intervento da parte di alcuni amici/e bloggers, vi segnalo questo link: http://blog.libero.it/SPIEGATEMIQUESTO/6360286.htlm

attraverso cui potrete aderire ad una giustissima (a mio parere) iniziativa di protesta contro i denigranti “scoop” che appaiono quotidianamente nella Homepage di Libero. Sono molto infastidito sia dai titoli di tali articoli (indegni persino per il cestino) sia dalle immagini puerili. E, pensare che tutti noi della community siamo costretti a subire la visioni di tali nefandezze per accedere ai nostri profili! Personalmente, evito di incrociare con lo sguardo tali pubblicazioni (come “Guardate che smagliature!” o “Sarkozy dimagrisce grazie al sesso con la Bruni”) e mi butto velocemente verso il “LOGIN”! Aprite gli occhi, gente!! Non cagate ‘sta robaccia!! Ci sono tantissimi blog da guardare che, piuttosto, possono arricchirci culturalmente e moralmente!

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SCUSATE IL RITARDO...POTREBBE PROTRARSI!

Post n°17 pubblicato il 23 Aprile 2009 da MotaatoM
Foto di MotaatoM

Il percorso prosegue...

...a zig zag...

...dalle parole ai fatti e dai fatti di nuovo alle parole...

...Sicilia, Toscana e Piemonte...

...tra luce e buio, tra pazzia e razionalità

 
 
 

...ANCHE UN MIOPE VEDREBBE IL REGIME CHE STA INQUINANDO IL PAESE...

Post n°16 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da MotaatoM
 
Foto di MotaatoM

Esprimo solidarietà verso tutti coloro che subiscono, e che saranno costretti a subire, gli effetti dell’onda anomala (scaturita a causa dell’ignobile prepotenza, dell’indifferenza e dell’avidità dei potenti).

La società italiana (stavolta, solo stavolta, circoscrivo le mie considerazioni a carattere nazionale) sta avviandosi, da tempo, al declino. Soprattutto, durante gli ultimi mesi.

Non avevo mai visto, prima d’ora, un utilizzo così capillare di armi di controllo e di dissuasione di massa! Armi riprovevoli come la manipolazione delle menti “deboli”, come l’intrusione subdola di “uomini di fiducia” in qualsiasi livello di gestione (territoriale e non), come ostacolare in maniera coatta la libera espressione (in particolar modo la satira e la critica), come i celati piani di azione governativa atti al mantenimento del disinteresse popolare verso la cultura, la crescita morale, la verità.

Se qualcuno di voi, ancora, non se ne fosse accorto: SIAMO SOTTO UN REGIME!! Meno sanguinoso rispetto agli storici regimi autoritari, ma pur sempre un REGIME!!

Regime economico, regime didattico, regime sociale, regime nell’informazione, regime nell’occupazione, regime nella moralità, ecc.

È fondamentale che il regime rimanga un fenomeno esterno alla personale integrità interiore. Intendo dire che saremmo senza speranza se esso intaccasse la nostra intima chiarezza.

Quello che dobbiamo accettare nella vita pratica, per sopravvivere, non deve in alcun modo essere accettato dalla nostra coscienza, dalla nostra intelligenza. Anzi, sarebbe bello se l’insorgere delle ingiustizie stimolasse in noi il ritrovamento delle consapevolezze, della riflessione. Come afferma un mio amico palermitano “…ad ogni cattiva contrazione segue sempre una vitale apertura…”.

Quindi, auguro voi di combattere con tutte le vostre forze contro la pericolosità dell’onda anomala che incombe sulle nostre teste, nonostante le avversità imposte dal regime.

Inoltre, dico ai cosiddetti “vinti” che la loro sofferenza suscita maggiore “carica”, maggiore impegno, tra i “giusti” che ancora sono in grado di opporre resistenza all’aggressione incondizionata (del regime) nei confronti dei naturali diritti umani.

 
 
 

STRETTAMENTE PERSONALE...

Post n°15 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da MotaatoM
 
Foto di MotaatoM

Mi sento più profondo del solito…tanto da invocare il destino.


Mi permetto di farlo perché il mio animo è libero da qualsiasi falsità. Sento così vicina la verità da avvertirne il calore. Credo d’aver compreso quale sia il mio ruolo nell’universo, tra le persone…lo stesso ruolo che competerebbe a tutti. Quello di donare, con i propri mezzi, quanto è più possibile. Fino alla fine. So che è  giusto agire così e non chiedetemi perché…non vi saprei rispondere.


Allo stesso modo, so di essere umano e ciò comporta un confronto continuo con i propri limiti…che pongono infinite barriere al naturale scorrimento dell’esistenza. Quella vera. È assurdo pensare che i problemi economici possano frenare i buoni propositi ma, nel mio caso, è così. Per questo motivo, capisco che non sono perfetto. Anzi, ci sarà tanto ancora da fare…forse, una vita intera non basterà. E’ una prospettiva che non mi spaventa affatto…è un dovere morale cercare in tutti i modi di migliorare i propri Ego, a favore di tutto quello che ci circonda.


Sono cosciente del fatto che, prima di chiedere qualcosa in particolare (alla fortuna o a chiunque altro), ci si dovrebbe chiedere: “Vorrei ricevere, ma...io ho mai, veramente dato? Con che diritto pretendo?”. Quindi, umilmente, mi correggo e dico: “Spero di aver sempre la forza necessaria di ascoltare la mia coscienza…di rimanere nel giusto, senza pretendere nulla in cambio…ciò sarebbe già immensamente gratificante…se dovesse arrivare un riscontro positivo, ringrazierò il destino!”.


Il significato delle mie affermazioni non ha assolutamente una valenza religiosa (non sono né cattolico, né mussulmano, né buddista, ecc…). Ma, bensì, spirituale. La coscienza comunica con me. Lei ha sempre ragione. Lei è la saggezza. Alcuni impostori si sono permessi di associare la coscienza con l’effige di qualche divinità…molti altri ancora, diventano religiosi in buona fede. Ma, questi, sono altri discorsi…

 
 
 

ATTORI…SI DIVENTA

Post n°14 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da MotaatoM
 
Foto di MotaatoM

Perché è così difficile decidere qualcosa che ci riguarda?

Semplice, la nostra volontà è indiscutibilmente corrotta dal giudizio altrui. Spesso, siamo noi stessi a privarci di una decisione utile ancor prima di un eventuale commento esterno, pensando: “…è meglio di no…gli altri mi prenderebbero per matto/a o per un incompetente…”.

Indossiamo tante maschere, una per ogni situazione e per ogni interlocutore. Recitiamo la parte del bravo marito/moglie, dell’efficiente dipendente, del gentile vicino di casa, del simpatico commerciante, dell’amico comprensivo (che, magari, neppure ascolta), del rassicurante uomo politico, ecc…

Restiamo attori, per tutta la vita. Le nostre azioni diventano, di conseguenza, connesse al personaggio che interpretiamo di volta in volta. Non assecondiamo mai la nostra essenza originale ma, bensì, ci muoviamo in funzione di ciò che rappresentiamo, ostinatamente, agli occhi della gente.

Mentiamo a noi stessi ed all’intera collettività. La maggior parte dei rapporti umani sono fasulli, mendaci. Ci cuciamo addosso delle personalità ipotetiche, senza possedere alcuna base veritiera. In fondo, che male ci sarebbe ad essere reali di fronte al mondo intero, con i propri pregi e difetti? Perché abbiam paura di esporci? Abbiamo timore di venire giudicati per come realmente siamo? Nessuno è perfetto…perché imbarazzarci, se siamo tutti sulla stessa barca? Non credete sia meglio vivere in una società trasparente, vera, in cui l’imperfezione è esternata senza nessuna inutile preoccupazione?

Invece, per molti è essenziale ostentare splendore assoluto in qualsiasi aspetto caratteriale…come per screditare gli altri…per dimostrare a tutti i costi di essere i migliori quando, piuttosto, si tratta di pura finzione. Come risultato, otterremo soltanto perenne e celata insoddisfazione individuale (conscia o inconscia).

Nel momento in cui dovremmo prendere una decisione importante, che necessita di buon senso ed introspezione, intraprenderemmo sempre la strada sbagliata…quella segnata dal copione che stiamo rappresentando in pubblico.

Tutti noi (soprattutto, occidentali) imbrogliamo periodicamente il prossimo per salvaguardare le apparenze e, contemporaneamente, ci allontaniamo sempre più dal corretto stile di vita…in onore ai discutibili personaggi standarizzati che inventiamo di sana pianta. Solamente pochissimi illuminati riescono a non farsi coinvolgere da tale mistificazione, mantenendo nel bene o nel male la propria sacrosanta unicità.

 
 
 

LA CONSAPEVOLEZZA HA SANCITO LA DIFFERENZA

Post n°13 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da MotaatoM
 
Foto di MotaatoM

Vado subito al sodo…credo che l’intervento volontario di entità aliene abbia determinato la nostra evoluzione da Primati a primordiali esseri umani. Altrimenti, sarebbe errato (a mio giudizio) pensare che tutto ciò sia avvenuto grazie a precise regole della natura (sebbene queste non siano statiche).

I complessi schemi della vita terrestre si intrecciano e combaciano tra di loro per garantire sempre la sopravvivenza biologica dell’energia vitale (diffusa in ogni forma ed in ogni luogo). Essi seguono logiche istintive estranee all’autodistruzione. L’esistenza di individui come noi, distruttivi e controproducenti , è di per se assurda!

In parole povere: la natura non ha potuto partorire degli esseri così pericolosamente intelligenti. Possediamo troppa materia cerebrale rispetto a quella che, giustamente, dovrebbe bastare a collocarci attivamente nella catena alimentare, a riprodurci e ad adattarsi alle ostilità ambientali (non viceversa). L’uomo s’è permesso di modificare l’ambiente per tutte le sue futili esigenze, non solo quelle essenziali. Per esempio, è naturale che un gruppo di umani si stabilizzi in prossimità di un corso d’acqua…è ingiusto, però, che lo utilizzino solo per loro precludendo l’accesso a tutte le altre bestie o deviandolo a proprio piacimento (a discapito della vegetazione locale). Insomma, abbiamo abusato delle nostre capacità invece che utilizzarle a scopo spirituale.

Un animale tanto evoluto da autoconsiderarsi consapevole di ciò che lo circonda (e dei relativi meccanismi di funzionamento), rappresenta un rischio enorme per la salvaguardia dei beni comuni e degli eventi casuali. Quell’animale è l’uomo.

La scienza ha permesso di provare emozioni legate ad ogni nuovo apprendimento; rappresenta il vanto dell’umanità ma, allo stesso tempo, la sua grande colpa. Dalla scoperta del primo strumento (le mani) in poi, il processo della conoscenza è inarrestabile. La scienza è giusta finchè si limita all’opportuna consapevolezza dei fenomeni, non lo è quando viene applicata per modificare l’equilibrio dei fattori naturali (il nostro ruolo dovrebbe essere marginale o, semmai, complementare).

Credetemi, c’è qualcosa che non quadra nel passaggio tra Australopitechi (il nostro ultimo antenato “scimmia”) e l’Homo Habilis. Tuttora, gli scienziati brancolano nel buio riguardo a tale particolare storico, avvenuto un paio di milioni di anni fa… mancano elementi concreti per formulare teorie attendibili piuttosto che ipotetiche supposizioni, come la mia. Durante questo salto evolutivo avvenne una separazione tra il genere umano e quello dei Primati ( evolutosi, parallelamente al primo, in forme di vita come scimpanzé, gorilla, orango…).

Le scimmie sono degli animali molto, molto intelligenti. Così come sono, hanno avuto “successo” nel pianeta. Non sarebbero a rischio di estinzione se non per “merito” del disboscamento globale. Mi chiedo, quindi, per quale motivo è sorto l’uomo?

I famosi Australopitechi potrebbero essere stati, a loro tempo, oggetto di esperimenti genetici (o altro) da parte di una civiltà extraterrestre (chi, altrimenti?!), allo scopo di studiare i processi evolutivi di una specie particolarmente dotata (forse, perché potrebbero esserci state delle analogie con la loro, di evoluzione). Da allora, gli esseri umani verrebbero continuamente monitorati ed analizzati, come facciamo noi stessi con le impotenti cavie di laboratorio.

In alcuni aspetti della personalità, possiamo ancora ritrovare rimasugli dell’animalità perduta (spirito di competizione, desiderio sessuale, aggressività, ecc). Gli alieni potrebbero essere i colpevoli del nostro sdoppiamento…della scissione tra istinto e razionalità. Essi hanno, eventualmente, scelto di sperimentare sugli ominidi perché si trattava della specie animale con le più alte proprietà analitiche, associate ad una buona versatilità fisica e sociale. Se avessero scelto i felini, per esempio, avrebbero avuto problemi di eccessiva aggressività.

La scimmia, invece, è furba. Evita i rischi, preferisce l’imbroglio. E. purtroppo, è una temibile opportunista! Questo sarebbe un particolare rilevante per valutare se un incremento eccessivo delle capacità cerebrali possa essere la causa del caratteristico egoismo umano (ha stuprato la Terra e schiavizzato i suoi abitanti).

E con questo, termino ‘sto mattone di post!

In alto a destra potrete notare un’immagine di repertorio, raffigurante un esemplare di Homo Habilis barbuto.

 
 
 
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