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UNA SIESTA MANCATA.

Post n°463 pubblicato il 18 Febbraio 2018 da Santajusta_Cultura

Metto la freccia, tra dieci secondi sarò finalmente in casa, tra due minuti, massimo cinque, sarò sul letto e potrò fare una bella siesta, mens sana in corpore sano (e infatti, comincio a dare segni di squilibrio).
C'è sempre chi sta peggio di me: un tipo dimesso ha appena finito di attaccare un cartello e lo contempla orgoglioso. Sotto lo stemma della Municipalidad, spicca la scritta in rosso: l'area è sottoposta a "CONTROLLO DI VICINATO"; in basso a sinistra lo slogan, a mo' di semaforo "OSSERVA", "ASCOLTA", "CHIAMA". In basso a destra, il numero della polizia, da usare "In caso di movimenti sospetti".
Scendo ad ammirare cotanto capolavoro, che sta già suscitando l'interesse del più impiccione dei miei dirimpettai. Quello, per capirci, che mette la testa nel finestrino dell'auto dei miei amici maschi, quando escono da casa mia. Lo chiamo "La portiera Celeste". Come il personaggio di "Sostiene Pereira", parfaitement.
Ovviamente, quest'istituzionalizzazione del portierato mi amareggia e mi allarma. Mi amareggia perché quello che credevo un moto spontaneo, prima ancora che un dovere civico, chiamare le forze dell'ordine in caso di pericolo altrui, deve essere previsto da una delibera della Municipalidad, che avalla i relativi, minacciosi cartelli.
Mi allarma, perché l'ordine pubblico è roba tosta. Non può essere affidato a dilettanti, più o meno ficcanaso, per di più appoggiandosi su un malinteso senso della prossimità del quale, fino ad oggi, abbiamo fatto a meno senza scompensi. Affidare la propria sicurezza a dei perfetti sconosciuti mi sembra altrettanto rischioso che passeggiare in pelliccia e gioielli in un qualsiasi quartiere malfamato.
A parte il fatto, ripeto, che non abbiamo bisogno di ammonimenti per chiamare la Benemerita in caso di aggressioni altrui. E questo è l'indice del valore dell'iniziativa: qualcuno che si arroga la mia tutela, senza che nessuno glielo abbia chiesto, per fare qualcosa che va da sé.
E a parte quello slogan coi colori del semaforo e tre imperativi, che mi ricorda tanto il "Taci, il nemico ti ascolta" di regimi che mi mettono i brividi e che, in questo paese, non sono mai passati di moda.
Chissà perché, mi viene in mente la Costituzione, che mette la libertà personale, compresa quella di essere lasciato solo, prima della proprietà privata, che si direbbe il bersaglio dell'iniziativa (il target, via...). E mi passa il sonno. Verranno altre siestas.
© 2018 Idem Sentire

 
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