Creato da: Santajusta_Cultura il 02/11/2008
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« Football Association.Geoffroy è vivo e lotta ... »

UNA DOMENICA SPORTIVA E SETTE NOTE IN CALCE.

Post n°471 pubblicato il 12 Agosto 2018 da Santajusta_Cultura
 

Ma sì, finché c'è "Nómadas" (1) c'è speranza... e oggi è domenica: e se me ne fregassi del club, dello zio, e di tutto quello che c'è intorno? E me ne andassi nella savana, non quella della puntata odierna, ma quella, un po' più modesta, vicino a casa mia (2)? Dopotutto, zio Arsenio non è ancora arrivato. E neanche Modric (3): allo Sporting, figuriamoci!
E se lo zio, che è il Boss, non si è ancora svegliato, chi sono io, per aprire gli occhi (e chiudere i bronchi) alle cinque e dieci del mattino? Il Presi dell'Alianza, Ja ja. E, al più tardi tra un mese, dovrò di nuovo riunirmi col Comitato Olimpico. E perché non con la Western Conference o con la Concacaf, già che ci siamo?
ZZZzzz... Mi sto riaddormentando, lasciamo tutto così e al diavolo la scadenza del 31 agosto. Ma la mia commissione di censura interna, che stamattina ha le sembianze proprio di Arsenio Geoffroy, vestito da Statua della Libertà, continua a gridare "Pazzo! Pazzo!" e a puntarmi contro la fiaccola.
Oggi, all'ordine del giorno, la ricognizione del nostro fallito tentativo di fusione e incorporazione (si dice così, Lucy?) con una squadra parrocchiale, El Rayo, di Villadáliga (4); non ci sarebbe molto da rimproverarci e niente di male, se riuscissi a fare astrazione dello squallore nel quale mi è toccato immergermi per il buon fine dell'operazione. Con scene al limite del surreale, come quella vaiassa straccia, sudicia, imbrattata e urlante che irrompe nel bar e ci salta addosso mentre sto cercando di comunicare con Salamanca (5), già abbastanza circondato...
Rideva, mio zio, rideva Franco, il nostro direttore sportivo... certo, che c'erano anche loro. C'era un'intera delegazione della società! E, un pochetto, veniva da ridere anche a me, sulla tribuna dell'amichevole che è seguita e che doveva suggellare i comuni destini. Posso ipotizzare che, avendo qualche anno più di me, hanno alimentato una maggiore tolleranza al sottosviluppo. E anch'io, da quel giorno... mai più, mai più! Neanche per Modric (6)!
Ho eretto una frontiera: affronto il sottosviluppo, si, ma solo per chi è in grado, se non di combatterlo, almeno di riconoscerlo e di non mettere tutto nello stesso calderone, me compreso. Il mio cognome da ragazzo è Geoffroy. E il mio cognome da sposato non sarà mai Felpudini!
Al disotto di questa asticella, non vale la pena di cercare il rapporto umano, quello vero, in pura lana vergine: 'ché per parlare del tempo bastano i miei simpatici e coraggiosi esercenti commerciali, tranvieri, colleghi e qualche tassista.
Va da sé che ci sarà sempre qualche moralizzatore pronto a dirmi "Le persone vanno accettate per quello che sono, pregi e difetti" (7): ho l'impressione che chi pontifica così vada verso le persone per arrivare alla divinità. Io vado verso le persone per arrivare alle persone. E qui sta tutta la differenza.
"Dacci un taglio, Calimero, e va' verso la sede dello Sporting" Dice la Statua della Libertà, in polo lilla e calzoni kaki, aggrappandosi alle sbarre della vetrata della cucina. Anda, Jean-Paul, te toca, mi dico. Ed è tanto di guadagnato.
© 2018 Pavia Malandra

(1) Programma di viaggi virtuali di Radio Nacional de España, tutte le domeniche alle sette e,per chi ha la fortuna di fare la grasse matinée, in podcast.
(2) "Parva sed apta mihi": massima che non dovremmo applicare solo noi ciuchi del latino.
(3) Ho proposto a Boris, in caso di ingaggio, di abbonarci all'Inter...
(4) Io m'illudo sempre troppo, sul toponimo Villadáliga.
(5) Ammesso che tu mi stia leggendo, Salamanca, e ammesso che ci sia una prossima volta: un semplice e civile "non è il caso", detto al momento giusto, basta e avanza.
(6) Aridàie.
(7) Salvo mettermi da parte per i miei, di difetti. O presunti tali. Ne ho tanti, e gravi, ma non quelle pecche da stereotipo di checca isterica!

 

 
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