Viandando

Mal d'Asia


L'odore delle offerte agli Dei impregnava la mente di sogni immaginati, ma mai vissuti in prima persona. I bastoncini profumati alla vaniglia stretti nelle mani giunte che roteavano sinuosamente nel vuoto. Ed ecco il sorriso della serenità che si spande addosso ai poveri viandanti come una coperta di vita. Gli occhi nero brillanti ed un corpo esile avvolto in un sarong multicolore. Un sorriso e lo sguardo che si abbassa. Dalla sommità del tempio, il mar della sonda si specchiava nel silenzio del crepuscolo. Sulla rena bianca invece il vento agitava le bandiere e le nasse dei pescatori. A Bali, la poesia ti coglie all'improvviso con lo sguardo di una donna intenta ad incenerire suo padre o con il rumore assordante delle assenze. Con il volteggiare delle mani in una soffusa danza Legong o con il sorriso disarmante di un signore a cui chiedi informazioni.Asia mon amour... Tra i templi di Bangkok ci si perde e non solo fisicamente. Accanto alle strade, tra palazzi scrostati ne appaiono molti ed in sordina. Il Buddha dormiente, grande come il suo pensiero. Nella sala, udire il rumore delle palline che rotolano nei vasi di metallo trasmette armonia e musica, ma anche pensieri che si affollano come in metrò nell'ora di punta. La città degli angeli, ma l'odore è quello degli umani che viaggiano a cento hp. Asia mon amourA Singapore, sembra che la storia sia passata tutta per il Raffles Hotel. Conrad, Kipling, ma non solo. Anche i sogni hanno dormito almeno una notte nelle bianche stanze del Raffles. Non prima di aver sostato nel long bar tra drink e avventure. O tra una tigre ammazzata a colpi di pistola. Aggirandosi tra i corridoi deserti e calpestando i mattoni rosso abbrunito, i sogni hanno passato i far della sera, dopo aver cenato tra le palme e le luci calde degli open restaurant. Da lontano il suono dei grilli contende a quello degli orchestrali l'interesse dell' evento prossimo venturo. Avanti c'è posto. Tra intrighi mai sopiti e ospiti mai andati via.Asia mon amour...the time goes by...