Viandando

Blues baz bus


Raimond mi guarda sottecchi dallo specchietto retrovisore. Non fa una piega quando percepisce il mio gesto repentino.  Due dita a V, bastano ed avanzano per intendersi.Il Baz Bus era partito all'alba da Cape Town con destinazione Port Elizabeth. Diciotto ore  di viaggio su e giù per i backpackers sudafricani per caricare e scaricare viaggiatori fai-da-te. Appollaiati sui sedili con la testa incollata ai finestrini traballanti per le vibrazioni. Ed ecco apparire, tra Stellenbosch ed Hermanus, tra il wineland, inventato dagli Ugonotti scampati alle persecuzioni, ed il mare, un passo montano mozzafiato. Una cresta di drago che disegna la traettoria tra l'interno e la costa interamente ricoperta di abeti ed eucalipto. E via con le dolci colline al profumo di lavanda che a stento nascondono una moltitudine di piccole fattorie fino a Wellendam. Fame, sete e la frenesia che si fa sentire dopo 4 ore di viaggio. - Si scende! Sosta tecnica - grida Raimond. -Ancora- sbotta di rimando una biondina mezza assonnataFuori c'è freddo, ma non importa. Raimond mi guarda. Abbasso la testa. Lui batte con il piede sulla gomma anteriore per verificarne lo stato. Frugo nello zainetto. Lui scuote la testa. Prendo le sigarette. Gliene offro una. Lui mi guarda di sguincio con gli occhi neri e vispi. Scuote la testa e chiama a raccolta  intorno a sé i passeggeri.-Dobbiamo attendere che si raffreddino le ruote - dice perentorioPoi si gira di spalle e sorride gustandosi  la mia espressione soddisfatta di fumatore impertinente.