Viandando

L'autunno della storia


Li avevo rimossi forse perchč ho creduto che sono stati gli anni delle
possibilitą non colte, dei fallimenti annunciati e consumati. Anni di impassionalitą relativa e di sconfitte brucianti. Millenovecentottanta e a seguire gli altri. Per molto tempo li ho nascosti alla mia memoria. Ma ieri sera li ho faticosamente dissepolti e accarezzati con la commozione di chi ha dalla sua gli anni per poter ricordare, senza essere per forza cattivo con se stesso. Sul telo bianco scorrevano le bellissime immagini della "Signorinaeffe" di Wilma Labate. Le pił belle che mai si potessero immaginare per una sconfitta politica epocale. L'amore ai tempi dei 35 giorni di sciopero alla Fiat con il de profundis definitivo delle speranze e delle illusioni immaginate in due decenni. Tutti persero: gli operai, i quarantamila burocrati Fiat che marciarono per mettere fine allo sciopero pił lungo mai messo in atto dal dopoguerra e quelli che si amarono pensando di mettere tra parentesi le convenzioni sociali. Si chiuse, nel vento gelido di una Torino autunnale,  un'epoca di travolgente ed appassionante ricerca di destini comuni e di identitą nuove. E dal requiem delle lotte operaie, la filarmonica della storia passņ immediatamente a suonare la morte definitiva delle culture comunitarie. Ed io dov'ero? Ero innamorato? Cosa facevo? Nulla, non ricordavo nulla. Poi d'un tratto ecco Stella di mare di Lucio Dalla. Le immagini nella mia mente si ripetono confuse... poi... gli amici, l'estate ad Agropoli con loro invece che in giro per il mondo, la tristezza dell'autunno e l'inconsapevole attesa del... terremoto che verrą ... the time was changing... la voracitą con cui ho consumato i giorni, i mesi, gli anni. Ognuno come se fosse l'ultimo.