Films

Scende inaspettata l’ombra, così lunga che la copre tutta. Scompare alla mia vista il volto che conosco e si materializza il buio. Repentina svanisce la serenità. Torna la caligine. L’ irreale diventa vero. La realtà inciampa e si rovescia. Tocco senza capirle parole gelate, serrate dalla galaverna come secchi rami invernali. Strampalati automatismi si mettono in movimento e mi domando dov’è il mio peccato. Me lo chiedo e poi mi assolvo. E resto in sospeso. In attesa di pensieri di scusa che non saranno pronunciati, perché da troppo tempo è inverno. Perché la primavera è prigioniera nella nebbia.