Ridere e piangere

Morte....


Ieri è morto il padre di un ragazzo che conosco...Ogni volta che muore qualcuno non posso fare a meno di pensare a questo...Lo trovo molto rassicurante...[...] La morte non è niente. Non conta. Io me ne sono solo andata nella stanza accanto. Non è successo nulla. Tutto resta esattamente come era. Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta. Quello che siamo stati l'uno per l'altro, lo siamo ancora. Chiamatemi con il mio vecchio nome. Parlate di me con la facilità che avete sempre usato. Non cambiate il tono della vostra voce. Non assumete un'aria forzata di solennità o di dolore. Ridete come abbiamo sempre riso degli scherzi che facevamo insieme. Sorridete, pensate a me e pregate per me. Fate che il mio nome rimanga sempre quella parola familiare che è stata. Pronunciatelo senza sforzo, senza che diventi l'ombra di un fantasma. La vita significa tutto ciò che ha sempre significato. E' la stessa che è sempre stata. C'è una continuità assoluta, ininterrotta. Cos'è questa morte se non un incidente insignificante? Perchè dovrei essere lontana dal vostro cuore dal momento che non sono con voi? Vi sto soltanto aspettando, da qualche parte, molto vicino, appena svoltato l'angolo. Va tutto bene... [...]= da "Settembre" di Rosamunde Pilcher =