Filosofia&Esistenza

ESAGERATO !!!


Sento il peso di questo sistema come un opprimente masso sul petto. Il fiato, spasmodico alternarsi in un diacronico, ansimante annaspare. Non faccio altro che leggere, testi e saggi che contraddicono ai miei ideali, alle mie soluzioni drastiche per dare una svolta a questo suicidio apocalittico al quale il neoliberismo - come già Marx scientificamente pronosticò, lo si voglia ammettere o no - ci sta lentamente conducendo. Leggo, mi pongo come oppositore di me stesso, come mio avversario primario, interno contraddittore mi metto alle corde, perchè infondo - umano e quindi fallibile - potrei anche sbagliarmi, ricadere io stesso in quel dogmatismo ideologico che tanto aborro e che senza scrupoli critico, tacciandolo di malafede o di opportunismo, modo d'essere inautentico. Continuo imperterrito nel dialogo intentando ogni strada dialettica, teoretica, epistemica, sillogistica, a volte sofistica, ma nulla ancora è riuscito a smontare le argomentazioni che fondano il mio pensiero, la base teorica dell'azione, della praxis che la porta, nel reale empirico, storico-temporale, a concretizzarsi. Fra i testi antimarxisti per eccellenza, persino "Socialismo" di Ludwin Von Mises mostra le sue tesi di attacco al comunismo, come fondate, macchiate, pervase, contaminate da una errata comprensione del marxismo stesso, incentrata costruttivamente e forzosamente sull'inadeguatezza e l'impossibilità di un sistema comunista - così come di una economia pianificata - all'interno del sistema capitalistico medesimo.Questo, pare, molti non riescano ad intendere: il comunismo non è un sistema pensabile come riforma di quello capitalistico, ma nè è il superamento delle contraddizioni interne, avente come fine, non la sua trasformazione, bensì l'abbattimento come scoria, come prodotto storico giunto oramai a maturazione. L'instaurazione di un sistema comunista - dove comunista è sinonimo e porta seco analiticamente il concetto di umanitario - necessita e non può esimersi da una svolta rivoluzionaria, in primo luogo perchè le classi al potere, che tramite l'economia tirano i fili della politica, non accetteranno mai un riformismo talmente radicale come quello di una estinzione della divisione della società in caste/classi, in quanto ciò verrebbe a significare la perdita dei loro privilegi; in secondo luogo, perchè, se anche tale movimento riformista dovesse ipoteticamente aver successo, ciò richiederebbe un tempo troppo lungo in rapporto al livello attuale di benessere della popolazione occidentale e di sfruttamento delle risorse planetarie, un percorso storicamente abbisognante di un lungo periodo che, proprio per causa della elevata produttività sempre richiesta in modo più intensivo per una maggire accumulazione di capitale e dunque per una continua crescita del saggio di profitto, vedrebbe il pianeta distruggersi o/e la specia e umana estinguersi ancor prima di un suddetto, seppur improvabile, mutamento su base non rivoluzionaria.Mi sgolo, strappo ai miei polmoni ogni residuo di fiato per gridare ciò che dovrebbe apparire con evidenza immediata, che questo sistema è progressivamente regressivo e autodistruttivo, che non si tratta di aumentare i metodi di smaltimento delle scorie, o di produrre più energia, ma di limitare i nostri consumi, di scegliere coscienziosamente un modello di esistenza più sostenibile e meno opulento.O consumiamo, divoriamo il nostro pianeta, o consumiamo di meno noi, soddisfacendo i bisogni invece di crearne di nuovi e di divorare tutto con ingordigia.Urlo, ma sento solo una eco di muti, silenziosi: esagerato!!!Hegel, nel suo idealismo estremo, delineava il suo sistema come fine della filosofia e parallelamente , essendo per lui la filosofia "l'espressione del nostro tempo in concetti", la fine della storia. E se nel suo idealismo, in quel movimento dialettico-speculativo, avesse ravvisato la tutt'altra che idealistica escatologia distruttiva dell'egoistica, o come citava Hobbes "insocievole" natura umana?Rivoluzione, prima di tutto delle coscienze, poi, e solo poi, del sistema. Non è ancora troppo tardi ... forse!!!M.P.