Filosofia&Esistenza

Leggere e diffondere ... 


"La cultura è una merce paradossale. E' soggetta così integralmente alla legge dello scambio da non essere nemmeno scambiata (comprata e venduta); si risolve così ciecamente e ottusamente nell'uso che nessuno sa più che cosa farsene. Perciò si fonde con la pubblicità (...). Oggi che il mercato libero si avvia al suo tramonto, si trincea e si arrocca - in essa - il potere del sistema. Solo chi è in grado di pagare correntemente le tariffe esorbitanti che sono imposte dalle agenzie pubblicitarie (...), chi fa già parte del sistema o viene cooptato a farne parte sulla base delle decisioni del capitale bancario e industriale, può accedere allo pseudomercato per esitarvi la sua merce. Le spese di pubblicità (...) risparmiano la fatica di dover schiacciare, di volta in volta, la concorrenza di outsider sgraditi; garantiscono che i padroni (...) restino fra loro, entre soi, nella loro cerchia privilegiata (...) " ( M. Horkheimer, T. W. Adorno; Dialettica dell'illuminismo)Questo scrivevano già nel 1944 i due francofortesi nei loro scritti sull' "Industria culturale". Oggi ci ritroviamo in Italia di fronte a un tentativo di porre dei vincoli all' informazione, e al diritto di poter esprimere la propria creatività - nel rispetto della legge - senza censure, sottoponendo le medesime a restrizioni che ne minano la libertà d'espressione.Broken (M.P.) dunque ... leggete con cura e diffondete questo post tratto da "Il vaso di Pandora"...DDL editoria , è allarme nella blogsfera Gli antefatti sono questi: il 12 Ottobre il governo ha approvato e mandato all'esame del Parlamento il testo destinato a cambiare le regole del mondo editoriale, per i giornali e anche per Internet. Si tratta di un disegno di legge complesso: 20 pagine, 35 articoli. In particolare la blogosfera è terrorizzata dall'Articolo 6 del disegno di legge, nel quale c'è scritto che deve iscriversi al ROC (Registro Unico per gli Operatori della Comunicazione), chiunque compia "attività editoriale". L'Autorità non pretende soldi per l'iscrizione, ma alcuni tra i certificati necessari richiedono il pagamento del bollo. Attività editoriale - continua il disegno di legge - significa inventare e distribuire un "prodotto editoriale" anche senza guadagnarci. Si evince che prodotto editoriale è tutto: è l'informazione, ma è anche qualcosa che "forma" o "intrattiene" il destinatario (articolo 2). I mezzi di diffusione di questo prodotto sono sullo stesso piano, Web incluso. A dare l'allarme, attraverso le pagine del suo blog il solito Beppe Grillo, seguito a ruota da tutta la blogosfera.
Il blog Cattivamaestra lancia un banner ed una campagna di sensibilizzazione per bloccare il cammino del Ddl Levi. E' possibile anche firmare una petizione di protesta.