Filosofia&Esistenza

LAlienazione in Lavazza


L'antica - ma non perciò desueta - caverna platonica mi ritorna in mente, pervade ogni più piccolo spazio quantico,  ed interrompendo, facendo collassare, anche la pù labile funzione d'onda, risveglia in me una coscienza mai sopita, ma solo autosoppressa e compressa sotto forma di sopportazione. E' necessrio sopportare, far finta di non vedere, di non sapere, per poter sopravvivere in questo sistema, perchè quando sai ciò che gli altri non vogliono sapere o non riescono a comprendere; quando, come lo schiavo liberatosi dalle catene della caverna platonica, rientri nella stessa per svelare agli altri ciò che hai visto, spesso gli altri ti derideranno o ti scambieranno per pazzo. Per loro, le catene che li soggiogano sono normali e le ombre che sono costretti a guardare, sono la vera realà: l'unica realtà possibile. Questo è ciò che mi accade ogniqualvolta assisto a una assemblea sindacale in una fabbrica, nella fabbrica in cui lavoro: da una parte l'azienda che cerca in tutti i modi di aumenare il proprio profitto, dall'altra i sindacati che - essi stessi alienati - danno per scontato il fatto che il profitto dell'azienda sia una cosa normale e, assieme agli operai,  intrappolati nella gabbia d'acciaio che il sistema ha costruito loro attorno rendendone le sbarre apparentemente invisibili, combattono una pseudolotta tesa a vender al miglior prezzo possibile la propria forza lavoro. E' come se, nell'epoca feudale, un  insieme di schiavi rappresntanti di altri schiavi, firmassero accordi con il padrone per ottenere non la libeazione dello stato di schiavitù (ottenibile solamente per via rivoluzionaria), ma una pozione maggiore di rancio o l'utilizzo del bastone invece che della frusta, per poter controllare meglio gli shiavi.Io, operaio, me ne sto li seduto e ascolto la relazione delle rappresentanze sindacali: una ipotesi d'accordo dell'azienda richiede la nostra (degli operai) firma per poter divenire operativa. Io leggo il testo di questa "ipotesi" dove si parla di un grande investimento dell'azienda (160 milioni di euro), di terzializzazione della logistica (magazzino), di svecchiamento e riorganizzazione del personale, ecc ecc. E sento anke i rappresentanti sindacali che spingono per un'accettazione di tale ipotesi, dicendo che ciò che si è ottenuto è il massimo possibile, bla bla bla ...Ma come, dico io!?Nessuno riesce a leggere ciò che realmente, ben celato da un linguaggio tecnico-sofistico, sta scritto su questi fogli?Nessuno riesce a decifrare queste parole, pervenendo al loro significato reale?Basterebbe aver letto Marx, almeno una volta, aver dato uno sguardo alle sue opere per ottenere gli strumenti necessari a leggere ciò che su questi fogli sta scrito: L'azienda padrona cerca un aumento del plusvalore relativo, del profitto. continua...