specchio

Post N° 258


non hai paura a girare nel bosco da sola? a segnare di notte il territorio come i gatti che leccano la guazza di luna in umido di nuvola?nel silenzio di una torre di sale  le parole sono inutili perchè mozzate da pietre e strade salate la pioggia e il maestrale sciolgono i pensieri e i capelli è cosi che si sono allungati,  la pelle si è stesa senza mollette arresa sguainata al sole e l'anima scalza è rimasta in silenzio.il mio territorio è il silenzioil mio territorio sono i sussulti in bracciate lente aspetto il tuo tempo ed io nuoto velocese voglio  posso fermarmi come quando danzo per stare  a galla così   ed è naturale vedermi con la mia ombra a picco sul fondo non hai paura a guardare le lucciole sperando che siano lanterne, a percorrere chilometri in compagnia di te medesima?ho acceso un fuoco, bastava allungare la mano per aver tutto a portata di bocca bastava succhiare la pioggia leccando le foglie di mille voglienon hai paura di non riconoscere il sentiero che porta dal bosco passando dalla collina accesa di luna che guarda la valle dell'anima?ci sono voci di notte in si bemolle, accordi di riti furtivi in chiave di basso, cantavo quei giorni seguendo il cammino: lo sai che al buio i girasoli da oro diventano argento?ed io ora in  pelle di rame vagheggio