specchio

pochi suoni


i giorni girano volenti le ore le guardo sull'orologionon mi č facile voler scriverestanotte lo faccio come le lancette che scattano sui minutivado con la mente al prato accanto a casaquello dove mando il mio corpo pigro a prendersi il tempo con un libro guardo il tempo che faaspetto il tempo che vieneli accanto alla porta nel corridoio c'č sempre il mio ombrellino da equilibristalā le valigie di nonna vicino agli anfibi arancioni tutte le cose che servono per uscireper andare nel paese di Chissadoveun luogo vicino vicino al cuorelėrespiro le onde del mattinoe mi tuffo nelle falci di lunason pensieri cosėno, non sono triste nč malinconicač che č difficile e a volte ho voglia che non lo siafaccio poche cosee cosė i gatti finalmente mi prendono come compagna di piccoli giochiil lavoro arriva a correnti alternatei sogni in moto perpetuotutto fa cucų da dietro le tende da sotto il lettosono lė che aspettano anche loro di entrare in scenatengo la mano stretta ad un'immagine un uomo che nuota con il naso all'insų