specchio

silenzio


scrivo poco, mi addormento spesso, lievito il pane di sabato, preparo biscotti di mandorle e uva passa la domenica, verso sulla tazza di the pensieri, conquisto i giorni .Passano ormai i mesi senza avere nulla da mettere sul bianco, cerco la musica fuori, a volte mi prendo lo spazio vuoto delle stelle che dal balcone non riesco bene a vedere. Finalmente è freddo e posso coprirmi far scivolar le mie sciarpe sul filo della strada. Provo a inventare storie come sempretorno indietro nel tempo non lo decido iocome sempre capita mentre mi faccio venire voglia di spolverare le maschere appese alla parete.Vorrei uscire, ma sola non riesco non mi piace abbracciare l'aria, si soffro di malinconia, faccio birignao non per sciogliere le note o le parole prima di recitare .Scorroecco sì scorro ammucchio musica e libri sulla scrivania tento il "da fare" con caffè macchiati e oggi ,con un pò di ieri, non ho voglia di far poesia . mi manchiguardavo oggi il grande albero vicino al mio vecchio liceo, un gincobiloba giallo enorme sono passati 30 anni ed è lì come le mie scarpe che vivono nella stessa voglia di scappare verso la felicità, i miei capelli sono lunghi come quel tempo e non lo faccio per nostalgia di essere giovane, mi piace la bianca faccia allo specchio, fumo le stesse sigarette e quando torno a casa come allora non ho il ragazzo che mi porta i libri è così è sempre stato così destino? scelta? non ho risposta e poi chi ce l'ha? sapevo già allora che non c'era, uscivo dalle riunioni di qualsiasi collettivo o partito tutto era stretto rigoroso anche se si parlava di rivoluzione o lotta. Le mie scarpe i miei capelli le mie dita  hanno continuato a scrivere, cercano sempre la stessa identica cosa guardarti