specchio

cantinellavo quinte


   Quatta quatta non incespiconel ritroso piano piano con i piedi in puntaRipensoSul  palco del mio legno preferito spiaccicavo parole nell’ultimo chiodomi chiudevo gli occhi e non vedevo l’attenzione palpitatarespiravo il silenzio di quell' inspiroAl di là del prosceniogiro-lavavo le parole sulla stradaprendevo gli sguardi e li portavo nei fraseggidelle impressioni di agostoil sudore delle battute goccia oltre gocciafaceva filo sulla schienaEccomiNon si sente solitudine in un abito lieve scivolante dalle spalle alle cosce solleticante le cavigliecamminavo su caldi sampietriniPrendi questo mio ricordo e soffiamelo nell’animaMi manca