specchio

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 dove sono non lo so forse dovrei andare cioè partire lasciarmi teneramente trasportare dalla forza di gravità in strade sdruccioloserespirando bocconate di acqua ventosapesciolin pesciolinotuffati su, sei di fiume o marino?canto quando non so più che fare, così almeno le note mi sorreggono per i capelli ho necessità di starci in questo mondoma sono un pò stanca di correreombra di olmo di platano di pescodai domanimattina esco se ombra ne hai da darmi occhi chiusi e due mani per accarrezzarmipiano piano ho fatto un nido con finestre aperte sulla poesiasulla filosofia sul teatro su 200 strade vivo sul palco e gentilmente lì mi affannopoi torno a casami siedo scrivo sempre più molliche di pensieroperchè fette di pane e marmellata non ne hoalcuni giorni sono alla fermata dell'ultimo bus prima di serasalgo e  metto ordinepotrei perdermi nelle favoledimenticare il biglietto sola fermata "realtà"la senti la chitarra?suona sempre un pò per meecco questa è la mia favola preferitaqualcosa che è solo per meper me che sto sempre di più in una taschinao tra le dita e le corde?sono un suonosolo un suono?carezze di marzodesiderio un pò pazzodolcezze mancate in mesi indietroogni gesto è stato un segretosorrido