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Post n°303 pubblicato il 08 Giugno 2011 da specchio5
Calcio sassi trovo sempre il tempo della noncuranza la lascio depositare amalgamare come onda a riva diventa un suono inconfondibile e non posso farne a meno L’irrequietudine in fase osmotica diventa dolcezza privata ora dei temporali a vista Non fremo . aspetto, anche quando tutte le immagini sono toccate dalla mia immaginazione Frinisco. non urlo al cielo , è forse quando il destino si siede e sfoglia un giornale in sala d’attesa con te? Una mano grande ed ossuta , vissuta per natura , regge tutte le parole sframbolate , raccontate nel minuto sul minuto. Passano i mesi mi accorgo di sbirciare indietro , la mia coda dell’occhio sorride
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