Sapore di scuola

La scuola in ginocchio


No, ai “somari” della modernità!  
Quanta sensibilità c’è nella maggior parte dei ragazzi? Dietro le loro difficoltà si nasconde sempre “un cuore” che vibra. Tuttavia cogliere queste vibrazioni non è semplice, non lo è mai stato soprattutto per la scuola. Lo dimostrano le esperienze del passato, spesso deludenti e talvolta fallimentari, poiché gli interventi a sostegno della scuola sono stati sovente esigui, in termini di appplicazione delle riforme esistenti, della formazione dei quadri dirigenti e dei docenti, di attribuzione alla scuola di una reale autonomia, soprattutto nella ricerca e sperimentazione, indicata del resto in alcuni regolamenti della legge sull’autonomia. Molto è stato lasciato alla buona volontà, tra l’altro senza riconoscimenti. Insufficienti sono state le risorse economiche, che talvolta sono finite nei posti sbagliati, generando scarsi risultati.Di fronte a questa complicata e difficile situazione, che richiedeva una riflessione attenta sui reali problemi della scuola, oltre naturalmente un investimento maggiore prendendo ad esempio alcuni paesi europei, si è risposto con una politica dei tagli e con proposte che ci portano spaventosamente indietro, ridisegnando una scuola con “tanti di meno”. Non di rado sono assalita da un dubbio: non si vorrà mica creare dei nuovi “somari”? I somari della modernità?Sarei felice se in futuro venissi smentita… naturalmente dai fatti e non dalle chiacchiere. Comunque lasciamo ai posteri l’ardua sentenza! L’asino della classe  Dice di no con la testa ma dice sì con il cuoredice sì a ciò che amadice no al professoreè in piedilo interroganoe tutti i problemi sono postid’improvviso gli prende la ridarellae cancella tuttoi numeri e le parolele date e i nomile frasi e i tranellie malgrado le minacce del maestrotra le urla dei ragazzi prodigiocon gessi di tutti i colorisulla lavagna dell’infelicitàdisegna il volto della felicità Le cancre Il dit non avec la têtemais il dit oui avec le cœuril dit oui a ce qu’il aimeil dit non au professeuril est debouton le questionneet tous les problèmes sont poséssoudain le fou rire le prendet il efface toutles chiffres et les motsles dates et les nomsles phrases et les piègeset malgré les menaces du maîtresous les huées des enfants prodigesavec des craies de toutes les couleurssur le tableau noir du malheuril dessine le visage du bonheur(J. Prévert, Parole, Milano, TEA, 2002).