sapori e profumi

dalla romagna con amore...


 Quando il cibo incontra la poesia...
   Maria Pascoli, sorella del poeta, intenta nel preparare la piadina,destò nel fratello così tanta ispirazione da farne una poesia:  La piada di G. Pascoli"......E tu, Maria, con la tua mano blandadomi la pasta, poi l'allarghi e spianied ecco liscia come un foglio, e grandecome la luna e sulle opache manitu me l'arrechi e me l'adagi mollesul testo caldo, e quindi t'allontani.Io la giro e le attizzo, con le molle,il fuoco sotto, fin che stride invasadal calor mite, e si rigonfia in bollee l'odore del pane empie la casa".  La piadina...ispiratrice di letterati romagnoli noti e meno noti, oltre a Giovanni Pascoli è citata da Aldo Zama, Aldo Spallicci, Marino Moretti con la sua "La Piè. Il pane dei poveri" [.....La piada era la piada: era pane...Prima d'impastare, pensò al fuoco. Per cuocere la piada occorre la fiamma, la bella fiamma caduca, la vampata, il falò. Il grande testo rotondo, grande quanto lo staccio, deve riscaldarsi così prima che vi si adagi la pasta.]e ancora il Pedretti che la chiama "dischi dorati come la faccia della luna, quando ha la luce di sbieco..."  
  Ma chi di voi non conosce la piadina?credo nessuno...ma se ne può parlare, che ne dite? :-) Buongiorno :-)